La solitudine di Khvicha Kvaratskhelia è venuta fuori ancora sabato contro il Bologna: una giornata, l’ennesima, da dimenticare. Partita collettivamente pessima, l’ennesima sconfitta stagionale di una squadra decostruita e senz’anima, ma anche il segnale che Peter Pan ha smarrito l’isola che non c’è: se Lobotka ha pianto al 90’, Kvara non ha riso. Per niente: disinnescato sistematicamente da Posch e soci bolognesi, raffreddato, senza lampi, tuoni e fulmini. Spento, in un solo concetto: conseguenza diretta di una stagione da dimenticare e cancellare molto in fretta, anche meglio se al volo, perché Khvicha deve ritrovare immediatamente il suo calcio libero e il sorriso. L’isola che non c’è, dicevamo. Il progetto di De Laurentiis, già pronto a salutare Osimhen, è che tutto questo accada a Napoli, ma l’ombra del Psg si allunga sul suo futuro: lo corteggia, lo segue, lo vuole. Cioè lo vorrebbe per riempire di talento il buco scavato dall’adios di Mbappé, promesso sposo del Real: non fa una piega, per carità, ma Adl è pronto a stropicciare i piani di Al-Khelaifi.
Fonte Cds