Il Pallone d’oro è stato una maledizione per Diego Armando Maradona. Quello assegnato nel 1986, pochi mesi dopo il trionfo al Mondiale in Messico, era stato rubato da una banda del buco legata a un clan camorristico di Napoli: è stato ritrovato, attraverso tortuose vie, da un collezionista franco-algerino e verrà messo all’asta da una casa d’aste francese il 6 giugno.
Quello ricevuto dal Pibe nel 1995 “alla carriera”, a un anno dalla seconda squalifica per doping subita durante il Mondiale negli Usa, è andato al rogo. L’episodio risale al 25 luglio 2014, quasi dieci anni fa.Un improvviso incendio nella notte distrusse il primo piano della residenza di Villa Devoto, a Buenos Aires, dove abitavano i genitori di Maradona, don Diego e donna Tota.
Tra gli oggetti distrutti dalle fiamme anche il Pallone d’oro del 1995, consegnato al Campione da Alfredo Di Stefano, bandiera dell’Argentina e del Real Madrid. Un altro trofeo – la riproduzione della Coppa Uefa vinta nel 1989 dal Napoli – si salvò perché era stato collocato in una bacheca al primo piano dell’appartamento che Diego aveva donato ai suoi genitori.
Le cronache dell’epoca riportarono una suggestiva tesi, avanzata da uno dei nipoti di Maradona: ad appiccare il fuoco sarebbe stata la ex fidanzata del Pibe, Rocio Oliva, per una vendetta. Suggestiva e falsa, anche se l’avvocato Matias Morla, che curava i contratti e gli affari legali di Diego, confermò che il suo assistito avrebbe presentato una denuncia per minacce ricevute dalla donna, che poi tornò con Maradona.
Diego teneva molto al Pallone d’oro del 1995, dando per scontato che quello rubato a Napoli era stato fuso, come avevano dichiarato alcuni pentiti di camorra e come peraltro era stato detto subito dopo il furto da un boss a un emissario di Guillermo Coppola, manager di Maradona nel 1989.
Quando nell’ottobre 2020 France Football gli chiese un’intervista in occasione del suo sessantesimo compleanno, Diego decise di accettare ma a patto di ricevere una coppia di quel Pallone, dal peso di 7 kg e dal presumibile costo di 3mila euro. Impegno preso dalla direzione del giornale francese. Ma dopo tre settimane Maradona morì.