A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gennaro Ciotola, direttore sportivo. Di seguito, un estratto dell’intervista:
La Fiorentina ha ottime chance di qualificarsi contro il Brugge?
“Sono molto fiducioso. Apprezzo la guida tecnica dei viola. Italiano, come dimostrano i numeri, garantisce ottimo gioco ad una squadra pimpante. Inoltre, vedo anche molto attaccamento della Fiorentina ad una competizione che si punta a vincere. Sarebbe un risultato importante per i toscani ma anche per il nostro calcio, che avrebbe bisogno di successi europei”.
Italiano può essere il profilo giusto per il Napoli?
“Ero uno di quelli che, prima dell’arrivo di Garcia, pensava ad Italiano come l’allenatore più idoneo a sostituire Spalletti. Poteva essere una scelta azzardata, al tecnico viola mancava esperienza. Col senno di poi, tuttavia, mi sarebbe piaciuto vederlo in azzurro.
Per il prossimo anno, però, serve altro. Il Napoli ha bisogno di un allenatore con una personalità forte. Per come è andata la stagione del Napoli e per quelli che sono i problemi della squadra, anche interni ad essa, non ci sono alternative ad Antonio Conte. Vedevo i bilanci dei club di A e, difatti, credo che gli azzurri siano l’unica società che può permettersi il tecnico salentino”.
Scegliere Conte, però, vorrebbe dire affidargli la gestione totale della squadra. Il Napoli, però, non l’ha mai fatto…
“Non l’ha mai fatto ma, oggi, sei in una situazione dove un anno ti può andare liscio, non qualificandoti in Europa e sopperendo con una cessione ai mancati introiti della Champions, ma la prossima non si può steccare. In quel caso, si riscontrerebbero problemi. Il Napoli non può fare una ricapitalizzazione, come avviene alla Juventus o nei club che si avvalgono di grandi investitori. Ad oggi, infatti, si potrebbe dire che è il Napoli a mantenere la Filmauro.
Gli azzurri non possono steccare e, pertanto, devono affidarsi ad una personalità forte che può dare uno scossone importante ad un ambiente che affronta tanti problemi. De Laurentiis non è uno sciocco, ha dato lezioni sul come si gestisce una società. In vent’anni avrà sbagliato due annate. Lo reputo una persona altamente intelligente, che sa quel che deve fare. Sono sicuro, dunque, che Conte sia la sorpresa che può far tornare l’entusiasmo nella piazza partenopea”.
Ci sono movimenti di mercato che riguardano gli azzurri?
“E’ un momento di riflessioni. Molto dipende dal tipo di tecnico che arriverà. Con Conte si fa un certo tipo di mercato, che non sarebbe per forza proiettato ai cosiddetti top player. Con Benitez, infatti, arrivarono giocatori che non erano titolari nel Real Madrid. Il colpo da novanta questa società non l’ha mai fatto e mai lo farà. C’è una voce su Luis Alberto, ma parliamo di sondaggi”.
Quali sono i calciatori che possono rimanere e quali i calciatori che saluteranno Napoli?
“Credo che Meret rimarrà, così come Rrahmani e Anguissa. Juan Jesus sappiamo sia un giocatore a cui si attribuiscono tante colpe, ma è un calciatore che nasce come terzo o quarto nelle gerarchie. È un grandissimo professionista e, con l’arrivo eventuale di Antonio Conte, sarebbe quello il suo ruolo. Sulla permanenza di Lobotka nutro dei dubbi. Con Conte, infatti, sarebbe uno dei sacrificabili. Kvaratskhelia, infine, rimarrà in azzurro. Ad oggi, infatti, si rischierebbe di svalutarlo”