Questa è la gara numero 17 consecutiva in cui la difesa del Napoli prende gol. E Francesco Calzona è il primo allenatore nella storia che incassa almeno una rete nelle sue prime 11 gare in panchina. E’ deluso ed amareggiato a fine gara, è evidente. Le sue parole attraverso Il Mattino: «Quando sono arrivato ho trovato una situazione complicatissima e la gara con l’Udinese è un po’ la sintesi di tutto quello che abbiamo passato. Poi anche tutte queste voci sul futuro, questo continuo guardare a quello che verrà. Tutte queste voci non fanno bene, non hanno fatto bene. Ovvio non è una scusa, io non posso andare in vacanza prima. Adesso ho il Bologna e da oggi la squadra deve lavorare per dare il massimo». Ha il muso lungo, non è il colpevole di questo disastro. Non è neppure un complice. È solo il testimone. «Non mi è stato offerto di restare, e se dovesse arrivare un altro allenatore porterà con sé il suo staff». Spiega la gara, poi aggiunge. «Pensavo che potevamo fare meglio, però non è stato così. Il futuro del Napoli bisogna chiederlo alla dirigenza, però è chiaro che abbiamo e avevamo le qualità per fare meglio. Dobbiamo finire assolutamente in bellezza questo campionato perché ultimamente la squadra sta proponendo un buon calcio». E ancora: «Chiaro che quando la partita si sporca non è il nostro campo. Chiedevo di fare un possesso lontano dalla nostra porta perché sapevo che con la loro fisicità con qualche palla buttata dentro ci avrebbero messo in difficoltà. A tratti l’abbiamo fatto, a tratti no. Abbiamo concesso questa palla dentro, dobbiamo evitare di arrivare a questo punto».