Il Belgio di Domenico Tedesco sogna in grande ad Euro2024

0

L’approdo imponente del Belgio ai prossimi Europei di calcio, in partenza a giugno, è stato preceduto da una campagna di qualificazione che ha catturato l’attenzione di molti appassionati del calcio internazionale. Con quattro vittorie e un pareggio nel girone F, i Diavoli Rossi hanno sigillato la loro partecipazione al torneo continentale con due turni d’anticipo, sottolineando la loro determinazione e la loro voglia di brillare sul palcoscenico europeo. Ma dietro questo successo c’è il tocco di un allenatore speciale: il giovane calabrese Domenico Tedesco che ha attirato anche l’attenzione della dirigenza rossonera che, si vocifera, potrebbe volerlo alla panchina del Milan nel post-Pioli.

 

Factory della Comunicazione

L’ascesa del Belgio sotto la guida di Tedesco ha rappresentato un riscatto per una nazionale che, dopo i fasti di Russia 2018, aveva mostrato segni di cedimento e incertezza. Prima del torneo in Russia, i Diavoli Rossi avevano già dato prova di fragilità, perdendo contro avversari considerati inferiori e mostrando una mancanza di determinazione. Il logorio dei giocatori più anziani, l’inserimento di giovani non sempre pronti al livello richiesto e le scelte tattiche discutibili avevano contribuito alla fase opaca della nazionale, un periodo nero che poteva rischiare di danneggiare seriamente le potenzialità della squadra inficiandone le possibilità di successo.

 

Tuttavia, l’arrivo di Domenico Tedesco ha segnato una svolta significativa. Il tecnico italiano è riuscito a ridare slancio e fiducia a una squadra che sembrava smarrita, costruendo un gruppo coeso e collaborativo. Sin dal suo arrivo, Tedesco ha lavorato per creare un team d’acciaio attorno ai pilastri rimasti, come Courtois, De Bruyne e Lukaku, escludendo giocatori che potevano generare tensioni o divisioni nello spogliatoio.

 

La sua filosofia di gioco è stata chiara sin da subito: Tedesco ama il possesso palla e punta a una squadra che segni molti gol e crei numerose occasioni. Tuttavia, è anche un tecnico flessibile, capace di adattare la sua tattica alle esigenze della partita e di sfruttare al meglio le caratteristiche dei suoi giocatori. I modelli a cui si ispira, come Lippi, Sacchi e Conte, hanno influenzato il suo approccio tattico, caratterizzato da un grande ordine e da un controllo del gioco.

 

I risultati ottenuti fino a questo momento parlano da soli. Il Belgio si è qualificato per Euro2024 con due turni d’anticipo, dimostrando una solidità difensiva e una capacità offensiva notevoli. I giocatori hanno risposto alla fiducia del loro allenatore, dimostrando impegno e determinazione in campo.

 

Ma quali sono i segreti di questo successo? Innanzitutto, la capacità di Tedesco di gestire il gruppo e di far emergere il meglio dai suoi giocatori. La scelta di puntare su giovani talentuosi come Doku e Lukebakio ha pagato, dando nuova linfa alla squadra e portando freschezza al gioco. Inoltre, il lavoro sulle variazioni tattiche durante la partita ha reso il Belgio imprevedibile e difficile da affrontare per gli avversari.

 

Tuttavia, ci sono ancora margini di miglioramento per questa squadra. Tedesco dovrà continuare a lavorare sull’integrazione dei giovani e sull’affinamento della tattica, preparando la squadra per sfide più impegnative contro avversari di caratura superiore. Euro2024 rappresenterà una sfida importante per il Belgio, ma con Tedesco alla guida, i Diavoli Rossi sogneranno in grande e proveranno a lasciare il segno nel torneo continentale: le quote europei parlano chiaro, la possibilità che questa nazionale riesca a fare la differenza è reale.

 

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.