Repubblica: “AdL deve fare una scelta per il futuro, tanti punti persi dal brasiliano”

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In questo periodo io trovo molti motivi di dissenso nei confronti del Napoli, soprattutto su come il Napoli si fa raccontare. Perché io credo che una società dovrebbe dire qualcosa e non fare il giochino del casting. Il Napoli, in questo momento, deve dare una prova di serietà e credibilità. Il presidente – ha detto l’editorialista di Repubblica Antonio Corbo a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre – dovrebbe rassicurare i tifosi e chiedere ancora una volta scusa, alla città e ai tifosi stessi, per il disastro senza precedenti del Napoli e soprattutto dire che intenzioni ha. Dovrebbe dire che sta lavorando per il futuro, che sta lavorando su un piano e dire qual è l’indirizzo tecnico-finanziario. Insomma, dare le linee programmatiche può essere un segno di serietà e credibilità. In merito agli allenatori, io su Conte dico che se lo prendi fai una scelta impegnativa. Perché ti costa molto ma soprattutto cancella dalla scena il presidente; le luci della ribalta saranno su Conte. Quindi il presidente deve scegliere se tornare in una situazione di penombra e lavorare per il Napoli o stare ancora sotto i riflettori. Poi Conte pretende i giocatori, li sceglie; bisognerà capire, dunque, se De Laurentiis sarà propenso a subire questa imposizione. Altrimenti c’è una linea più morbida che ti porta a scegliere Pioli o Gasperini. O, ancora, se hai il coraggio, avendo preso un giovane molto ambizioso e rampante come Manna, di scegliere una linea giovane e fai una soluzione innovativa. Queste linee guida il presidente potrebbe rivelarle e far capire. Invece c’è una grande confusione con dei nomi che sono incompatibili. Secondo me Jaun Jesus ha tolto personalmente dei punti al Napoli: come, per esempio, Cagliari o il rigore di domenica che è valso due punti per la partita con la Roma che il Napoli avrebbe strameritato di vincere, vista la superiorità sul piano tecnico, fisico, di impegno. Quindi io non ripartirei da Juan Jesus. Secondo me non andare in Europa non è una tragedia. La vera sconfitta è non tornare in Champions. L’Europa League è già di secondo piano ma la Conference mi sembra un bel torneo da giocare all’Edenlandia. Chiaramente se il Napoli fosse ammesso alla Conference dovrebbe partecipare. Altrimenti sarebbe un atto di superbia ingiustificato. Ma il Napoli deve ripartire e ci vorrebbe una conferenza stampa del presidente seria nella quale spiegare le modalità di ripartenza. Invece di tutto si parla tranne che della ricostruzione e di un indirizzo chiaro sui progetti del Napoli”. 

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