Completata Udinese-Roma (sospesa il 14 aprile scorso dopo il malore occorso al giallorosso Evan Ndicka), a tenere banco negli uffici della Lega di Serie A è ora l’intricato rebus legato al recupero di Atalanta-Fiorentina, gara rinviata lo scorso 17 marzo in seguito all’arresto cardiaco – rivelatosi poi fatale – occorso al direttore generale viola Joe Barone. Com’è noto, bergamaschi e gigliati sono ancora in corsa per la vittoria rispettivamente di Europa e Conference League e ciò rende oltremodo complicata la ricerca di una data “libera” nel corso della settimana. Nulla da fare neppure per il primo slot disponibile dopo le semifinali di coppe, dal momento che mercoledì 15 maggio gli uomini di Gasperini saranno impegnati in finale di Coppa Italia contro la Juventus all’Olimpico di Roma.
Secondo quanto riporta calciomercato.com, la prima data utile per giocare la gara del Gewiss potrebbe essere mercoledì 22, in caso di mancato approdo della Dea in finale di Europa League. In caso contrario, si scenderà in campo venerdì 31 (a campionato già concluso da cinque giorni), se i viola non dovessero giungere all’atto finale della Conference in programma mercoledì 29. In ultima istanza, se entrambe le squadre si qualificassero alla finale delle due competizioni, l’unica data utile sarebbe quella del 2 giugno.
Quanto alla Coppa Italia, si è deciso di non cambiare collocazione di data e ora a causa dell’indisponibilità dello stadio capitolino, perché dal 27 maggio sarà in mano alla FIDAL, la federazione italiana di atletica leggera, visto che l’impianto ospiterà gli Europei di atletica dal 7 al 12 giugno. Non c’erano poi altri stadi disponibili per spostare la sede della finale, in quanto San Siro e il Maradona dopo il 26 maggio saranno occupati per i concerti e utilizzare stadi meno capienti era impensabile. Inoltre ha un peso anche la Presidenza della Repubblica: le formazioni, il giorno prima della gara, sono solitamente ricevute al Quirinale dal Capo dello Stato.