Jolanda De Rienzo: “Conte? Ancora nessuna proposta concreta da parte di De Laurentiis”

Jolanda De Rienzo: "Conte? Ancora nessuna proposta concreta da parte di De Laurentiis"

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Jolanda De Rienzo, giornalista e conduttrice di Sportitalia, è intervenuta ai microfoni di 1 Football Club, programma in onda su 1 Station Radio, parlando del momento attraversato dal Napoli e dei possibili scenari futuri per la panchina azzurra.

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Ecco le parole di Jolanda De Rienzo:

Conte? De Laurentiis ha sondato Conte, così come altri allenatori. La proposta concreta al leccese, però, non è ancora arrivata.

Pur pareggiando il Napoli ha proposto buon gioco, serviva il ritiro? Ventisei palle gol: se serviva il ritiro, forse, andava fatto prima. Il Napoli sceglie di fare il Napoli quando i giocatori hanno voglia di farlo. Quest’anno, non c’è stata gestione, e ciò ha tolto qualche responsabilità ai calciatori. In queste circostanze, non sempre hai la motivazione giusta. L’assetto del Napoli è sempre stato quello visto contro la Roma, il problema è che non si riesce a capitalizzare. Quel che va sottolineato, inoltre, sono gli errori difensivi, come quello sul due a due. L’intervento di Juan Jesus, in occasione del vantaggio giallorosso, era evitabilissimo. Tuttavia, bisogna anche considerare che il brasiliano si ritrova a dover giocare tutte le gare quando non era certo il primo nelle gerarchie.

Cosa ne penso delle notizie trapelate sullo scontro tra Juan Jesus e Di Lorenzo? Non ce la faccio più: le cose dello spogliatoio, devono rimanere nello spogliatoio. È una questione di lavoro, che non si limita al calcio. Pensiamo all’Inter di Spalletti, fu sbagliato far venire fuori la notizia di Icardi e Wanda Nara. Anche nelle redazioni, non si lascia mai trasparire il disappunto che può crearsi nella decisione della linea editoriale. Sono cose che non dovremmo mai sapere. Se queste cose vengono fuori, un motivo deve esserci. C’è bisogno di un dirigente alla Marotta, che faccia pulizia.

Se io avrei divulgato la notizia? Non avrei dato questa notizia. L’avrei tenuta per me. Al massimo, posso far capire che nello spogliatoio non regna l’armonia. Di certo, però, non scendo nei particolari. Non sono notizie da giornalisti, ma pettegolezzi.

Si ci è concentrati più sulla ricerca dei colpevoli che sulla soluzione? E’ più facile, perché fa hype, perché è più di moda l’odio che il bene, perché garantisce maggiore visibilità. Questo succede a Napoli, come dappertutto. Siamo stati in pochi a cercare delle soluzioni, anche se non siamo noi a prendere le decisioni. È stato sbagliato tutto in questa stagione, dalle scelte dei tecnici alla mancanza di tutela nei loro confronti. Il problema è che, ad oggi, non vedo ancora una soluzione concreta. Se per metà maggio non vedo ufficialità sul direttore sportivo, una decisione sul tecnico o sui rinnovi, io mi preoccupo.

Ostigaard al posto di Traorè? E’ un argomento molto difficile. Facciamo un esempio positivo, e pensiamo ad Inzaghi quanto sia cambiato anche sulle sostituzioni. È stato spesso criticato, gli scorsi anni, per le scelte sui cambi. Poi, Inzaghi è cambiato. Calzona è stato scelto pensando che potesse consentire al Napoli di esprimersi come con Spalletti. La prestazione di ieri, però, è da scrivere soprattutto alle qualità dei singoli. È naturale che il Napoli di Calzona non sia quello di Spalletti. L’attuale tecnico azzurro deve fare il suo percorso di crescita. Non è l’uomo giusto al posto giusto”.

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