Era solo questione di tempo. La sabbia nella clessidra era finita da un po’, per la precisione dal 15 aprile, dallo scontro diretto Roma-Juventus del Tre Fontane, deciso nel finale dal guizzo di Viens, sempre a segno contro le bianconere. La Roma Femminile ha vinto il secondo scudetto di fila ieri sera. Senza giocare. In notturna l’Inter, infatti, ha fatto un favore alle giallorosse battendo la Juventus a Biella per 2-0 chiudendo ogni discorso. La matematica parla chiaro: adesso, quando mancano quattro turni e tre partite da giocare alle rivali, è incolmabile il gap di 11 punti tra il primo e il secondo posto. Dal divano la Roma ha festeggiato il titolo alle ore 22.28. Le celebrazioni si sono consumate sui social. «E’ ufficiale: campionesse d’Italia un’altra volta», ha scritto il club al triplice fischi di Juventus-Inter. Lo scudetto è rimasto sul petto delle ragazze per osmosi perché la Spugna band non ha mai avuto rivali in Italia, neanche la Juventus, asfaltata e presa a schiaffi sia in casa che in trasferta nei tre confronti. I numeri sono incredibili: 22 partite giocate, 20 vittorie, 1 sconfitta e 1 pareggio. E’ stata una cavalcata solitaria e netta, con un solo passaggio a vuoto (nella trasferta contro l’Inter) che rende un po’ più umane Bartoli e compagne, letteralmente di un altro pianeta con quel 90,9% di successi e una media di 2,64 gol a partita. La Roma, dunque, ha aperto un ciclo grazie alla visione della famiglia Friedkin. Di più. Il recente rinnovo pluriennale di Betty Bavagnoli, la responsabile del settore femminile, dice praticamente tutto. L’assetto base è stato confermato dato che hanno prolungato anche il direttore sportivo Gianmarco Migliorati e nei mesi precedenti l’allenatore Alessandro Spugna. In campo, poi, la squadra ha giocato un altro sport rispetto alla concorrenza. E non è finita qui. La Roma è in finale di Coppa Italia e punta il double nella notte del 24 maggio, quando andrà in scena la finalissima contro la Fiorentina, in agenda sul neutro di Cesena. E’ l’unico trofeo che manca nella bacheca da quando Spugna ha preso il posto di Bavagnoli sulla panchina giallorossa. Le ragazze si sono fatte valere anche in Champions League, nel rinnovato Tre Fontane, senza però riuscire a replicare la qualificazione ai quarti di finale come nella passata stagione, quando fu aperto l’Olimpico per la prima volta per ospitare il Barcellona. La Roma, il prossimo anno, ci riproverà. Sempre con lo scudetto cucito sulla maglietta.
Fonte: CdS