Il Corriere dello Sport ha analizzato la moviola della gara tra Empoli e Napoli:
C’è solo un’ombra nella partita (buona, per il resto) di Manganiello, un pestone di Pezzella su Anguissa che meritava più attenzione, da rigore. Per il resto l’arbitro di Pinerolo ha confermato (ancora) la crescita di quest’ultimo periodo: sobrio, concentrato, empatico.
Recupero: 5’ (1’+4’)
Contatto in area dell’Empoli fra Pezzella e Anguissa, il difensore – pur non volendo farlo apposta, ma la cosa non conta – finisce per calpestare il sinistro del giocatore del Napoli (la dimostrazione è che lo scarpino di Anguissa è uscito dal piede). Vero, la soglia del fallo è stata parecchio alta, ma avesse fischiato il rigore il VAR non sarebbe intervenuto.
Rischia Juan Jesus quando affronta, in ritardo, da dietro, Cerri in area di rigore: l’attaccante è in vantaggio, salta per controllare il pallone e viene sbilanciato dal giocatore azzurro, intervento rischioso per quanto non clamoroso. Insomma, il VAR sarebbe rimasto in silenzio anche in caso di penalty.
Una curiosità sulla rete di Cerri, che è regolare: l’azione nasce da un lancio lungo di Caprile raccolto da Gyasi che sarebbe stato in gioco, anche fosse stato oltre tutti i giocatori del Napoli, visto che è partito dalla propria metà campo.
VAR: Di Paolo6