Il commento di Pasquale Salvione (CdS): “La maglia va onorata”
Le sue parole tra le pagine del CorrSport:
13 punti raccolti. Il bilancio della sua gestione non potrà essere positivo. Non c’è niente da salvare del pomeriggio di Empoli, dove la prestazione è stata più nera delle maglie che il Napoli ha indossato. La solita costruzione dal basso che non dà frutti, il lento fraseggio che nausea, nessuna azione in grado di creare un pericolo. Un solo tiro nel primo tempo, uno in porta in 90 minuti (di Osimhen, se si può definire un tiro), una partita imbarazzante. In tribuna c’era di nuovo Spalletti e anche stavolta non ha potuto fare miracoli. Difficilmente avrà riconosciuto qualcuno in campo.
Lo stesso che probabilmente è successo a De Laurentiis, infuriato per l’ennesima sconfitta. Non entrare in Europa dopo 14 anni consecutivi sarebbe un brutto colpo per il presidente, chiamato comunque a pensare già al futuro. Non è facile ristrutturare, ma ADL deve provare un altro miracolo. Con l’aiuto di Manna deve individuare prima di tutto l’allenatore giusto: Gasperini, Pioli e Italiano (con Conte molto sullo sfondo) sembrano profili di spessore dai quali ripartire. Certo, non sono uguali: Pioli e Italiano amano il 4-2-3-1 e avrebbero già una buona base dalla quale iniziare, anche perché il passaggio dal 4-3-3 delle ultime stagioni non sarebbe così traumatico. Con Gasp il cambiamento sarebbe più radicale, con un altro tipo di interpretazione di calcio, più fisico e meno tecnico: difesa a tre, uomo contro uomo a tutto campo, grande intensità. La valutazione deve essere attenta e lungimirante: con il nuovo allenatore bisognerà aprire un nuovo ciclo, rivitalizzare i giocatori che resteranno e soprattutto individuare i rinforzi giusti. Senza dimenticare che i primi quattro acquisti sono già in casa: i rientri dai prestiti di Caprile, Gaetano, Folorunsho e Cheddira sono un tesoretto che il Napoli può sfruttare. A patto di ritrovare mentalità e carattere. Quelli non si trovano sul mercato”.

