ESCLUSIVA – Napoli-Frosinone, il doppio ex Scarlato: “Gialloblu in ripresa, per gli azzurri non sarà facile batterli. Panchina? Dico Italiano”

Ai nostri microfoni le parole dell'ex difensore in vista della gara di domenica

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Gennaro Scarlato, doppio ex di Napoli e Frosinone che andrà in scena domenica al Maradona, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni de Il Napoli Online toccando diversi temi relativi al momento di azzurri e gialloblu.

Il tuo parere sulla gara di Monza.

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“Il Napoli a Monza ha avuto una reazione forte, che sta tutta in quei tredici minuti del secondo tempo con i tre gol realizzati. A non esser piaciuto degli azzurri è stato l’approccio iniziale, ancora una volta sbagliato come nelle precedenti gare”.

Sono state numerose le occasioni mancate per dare una svolta ad un’annata negativa: è troppo tardi per un piazzamento europeo oppure gli azzurri possono ancora farcela?

“Se gli azzurri dovessero vincere le sette partite che restano, l’Europa League non sfuggirà, altrimenti rimedieranno con la Conference. Chiudere la stagione in Champions sarà molto difficile, considerando che davanti al Napoli ci sono Bologna, Atalanta e Roma. Ma il successo di Monza e i passi falsi di Bologna e Atalanta hanno permesso agli azzurri di recuperare qualche punto. Vista la partita in meno della squadra di Gasperini, sarà una dura lotta da vivere fino alla fine”.

In vista della prossima stagione, Manna sembra indiziato a sostituire Meluso nel ruolo di ds. Secondo te è una buona idea?

“Manna ha fatto un buon lavoro alla Juventus puntando molto sui giovani, oltre ad essere ambizioso e voglioso di emergere. Anche a Napoli può ripetere quanto fatto a Torino, ma con la figura del Presidente De Laurentiis non sarà facile a meno che non gli venga affiancata una persona di fiducia”.

Capitolo allenatore: chi vedresti bene sulla panchina azzurra?

“Come per il direttore sportivo, anche per l’allenatore vedo un profilo giovane, che abbia entusiasmo ed idee abbastanza fresche, quindi uno come Italiano. Il sogno per la piazza è ovviamente Conte: ingaggiarlo sarebbe una bella sfida, ma non va dimenticato che incide tanto su molti aspetti, a cominciare dalla campagna acquisti”.

Il mercato, sia la scorsa estate sia a gennaio, si è rivelato insufficiente ed alcune scelte – vedi caso Zielinski – sono sembrate infruttuose. Fra gli elementi in rosa, da chi si dovrebbe ripartire il prossimo anno?

“Ci sarà sicuramente una rivoluzione. Si dovrà ripartire dallo zoccolo duro della rosa, rappresentato da Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Kvara, Lobotka e forse anche Anguissa, elementi attorno ai quali andrà costruita la squadra del futuro. Fra gli acquisti, l’unico ad aver inciso finora è stato Ngonge, mentre Traoré e gli altri arrivati difficilmente saranno riscattati”.

Domenica andrà in scena Napoli-Frosinone, gara per te non banale. La squadra di Calzona vorrà riscattare anche lo 0-4 di Coppa Italia.

“A Frosinone sono stato tre anni e mezzo, quindi conosco bene il presidente e tutto l’ambiente. La squadra di Di Francesco è partita benissimo giocando a tratti con grande velocità, poi ha avuto qualche problema che per una neopromossa è da mettere in conto visti il livello e la difficoltà della Serie A mentre ora si sta riprendendo. La partita di Coppa Italia dimostra che non va mai abbassata la guardia: il Napoli dovrà avere le giuste motivazioni per dare continuità. Una fiammata di un quarto d’ora come a Monza non basterà”.

In chiusura, un retroscena o aneddoto curioso sulla tua esperienza da calciatore.

“Fra i tanti che mi hanno permesso di spiccare il volo, ancora oggi ripenso all’assist per il pari ed il mio gol decisivo nei minuti di recupero di Napoli-Foggia del 2005 in C1. Quando ripenso a quel momento, ricordo la straordinaria voglia e la determinazione che in un gruppo non devono mai mancare fino alla fine”.

 

Intervista a cura di Riccardo Cerino

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