Gente che viene e gente che invece andrà. Partirà: sembra il caso di Hamed Junior Traore e Leander Dendoncker, due colpi di gennaio, la scommessa di un rilancio e poi un uomo che avrebbe dovuto colmare i vuoti di Elmas e Gaetano.
IL RISCATTO. Traore ha giocato di più, prima con Mazzarri e soprattutto con Calzona: titolare contro il Sassuolo a casa sua, da ex, e poi ancora con Juve, Inter, Atalanta e Barcellona in Champions al ritorno. Sei volte in totale, considerando anche l’esordio dal 1’ contro il Genoa al tramonto dell’era di Walter, ma il Napoli non sembra assolutamente intenzionato a versare i 25 milioni previsti per riscattarlo dal Bournemouth, il club da cui è arrivato in prestito l’ivoriano. Junior è giovane (24 anni) e ha stoffa, questo è certo, ma ha pagato le scorie di una stagione trascorsa prettamente a guardare in Premier e poi complicata ulteriormente dalla malaria contratta a fine novembre.
IL MISTERO. Quantomeno misteriosa è invece l’epopea napoletana del belga Dendoncker: 6 minuti con la Lazio e 5 con il Verona in era Mazzarri; 10 contro il Sassuolo con Calzona e tutto il resto è noia. Noia di giornate così: non ha mai più giocato. Fuori dalla lista Champions appena ingaggiato dall’Aston Villa, è a Birmingham che tornerà a giugno. A Napoli, però, brinderà al suo compleanno: compirà 29 anni lunedì. Auguri.
Fonte: CdS