Pres. Maduro: “Diego ucciso perchè icona dell’ Argentina ribelle”

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Non c’è pace per Diego Maradona. Oltre alla voglia di verità di chi vuole (giustamente) vederci chiaro sulle cause della sua morte, i battibecchi tra eredi, la famiglia e gli amici, anche le “questioni politiche”. Era un’icona della ribellione ai poteri forti, certo ed è stato ucciso per quello. Si legge su ilmattino.it: “L’ex calciatore argentino Diego Armando Maradona è stato ucciso nell’ambito «di un’operazione per porre fine ai simboli dell’Argentina ribelle».

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Lo sostiene il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro. «Ho parlato con Maradona il giorno del suo 60esimo compleanno, poco prima che morisse, e gli dissi di venire in Venezuela perché ero preoccupato dato che persone molto cattive, fasciste, sapevano che lui era la voce della ribellione popolare e diceva quello che nessuno osava dire in Argentina e nel mondo» ha dichiarato Maduro in un’intervista diffusa sui canali ufficiali della presidenza. «Prima hanno distrutto Diego. Poi volevano farla finita con Cristina Kirchner in diretta televisiva.
E in seguito, ciò che è andato al potere in Argentina con Javier Milei è il fascismo, il sionismo», ha aggiunto il capo di Stato. «Milei dice che guiderà una crociata affinché il Venezuela venga sanzionato, circondato e sconfitto. Quello che dico io è: guarda quello che è successo a Jair Bolsonaro (ex presidente del Brasile) e Alberto Macri (ex presidente argentino). Chi scherza con il Venezuela finisce male», ha avvertito.”
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