CRESCITA. Cresciuto nel Cruz Azul, si è trasferito in Olanda due anni fa, è stato pagato 6 milioni, in campionato segna un gol ogni cento minuti e vive ogni istante di ogni singola partita col sorriso ricordandosi del rischio corso quando nel 2018 per una trombosi alla vena della clavicola ha rischiato di dire addio al calcio. Così gli sussurravano i medici. Il tempo ha detto altro. Gimenez segna, prega, sorride e ripensa ogni tanto alla sua Argentina quando il cielo di giorno gli ricorda i colori dell’albiceleste. Messico e nuvole.
FOCUS. Giménez, atleta di cristo, grande appassionato di videogiochi, è un attaccante completo, non ha bisogno di etichette. Per prima cosa è un centravanti classico, che sta in area e aspetta il pallone giusto. Ma in secondo luogo è anche altro: un riferimento per la squadra con un bel mancino, la passione per le sterzate, una rapidità che lo invoglia a cavalcare il campo palla al piede quando non c’è altra strada per avvicinarsi alla porta. Fonte: CdS