A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Antonino Imborgia, ex agente di Traorè ed ex direttore generale della Salernitana quando c’era Palladino giocatore:
“Traorè? Non sto seguendo tanto il Napoli però lui è un ragazzo particolare, deve avere le condizioni favorevoli per esprimersi. Ha tante qualità fisiche e tecniche, da quello che sento non sta convincendo, non sta facendo così bene, ma probabilmente è anche a causa di un infortunio che si sta portando dietro ed ha avuto anche la malaria. Tutte queste cose hanno fatto perdere continuità e condizione, ma sulle qualità del giocatore non ho alcun dubbio. Mi darei e gli darei più tempo per dare una valutazione su di lui, lo terrei un altro anno in prestito. I costi del valore oggi non sono giustificabili per quello che il giocatore ha fatto, è almeno un anno che non riesce a lasciare un’immagine positiva di lui, o quanto meno quella che aveva trasmesso negli anni addietro.
Traorè nasce mezzala poi a Sassuolo lo hanno avvicinato molto di più alla porta e lì ha fatto molto bene nonostante fosse molto restio al cambiamento del ruolo. Non parlo con Traorè da 2 anni, lui non digeriva stare vicino alla porta, ma la verità è che in quella posizione ha fatto tanti gol e tanti assist. Questo cambio era oggetto di discussione tra di noi e col Sassuolo, lui si sente centrocampista, ma se De Zerbi lo ha avvicinato alla porta non è uno sprovveduto.
Palladino l’ho avuto a 19 anni, l’ho preso dalla Juve e fece subito benissimo ed ha fatto una carriera importante. Ha sempre pesato le parole, è un ragazzo intelligente ed ha sempre provato ad adeguarsi al gruppo. Sa stare al mondo, ha conosciuto tanti allenatori e si è portato dietro tutto quello che gli hanno regalato, più di tutti Juric.
Giovanni Manna l’ho conosciuto a Lugano, ho avuto qualche incontro. E’ vispo, intelligente, intuitivo, attento e ambizioso. Era uno sconosciuto quando l’ho conosciuto, ma è un giovanissimo che è stato portato alla Juve da Paratici, ci è rimasto, ha fatto il suo percorso e non è un uomo di Giuntoli per cui si è guardato intorno. Non è mai stato però al comando da solo per cui non posso giudicarlo. Giuntoli aveva un percorso diverso da Manna, aveva già vinto. Ero sicuro che De Laurentiis prendesse Accardi: se Manna arriva con Accardi stiamo parlando di altra cosa, se invece arriva per sostituire Meluso non so. Credo che Giuntoli abbia guardato altrove e Manna ha capito che la Juve è in grande cambiamento perchè al momento la cosa sicura è Giuntoli e mi pare anche giusto che porti i suoi fedeli guardiani”.