Una debacle, si salvano in pochi: il CDS vota gli azzurri

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Arriva la debacle, arriva al Maradona nel sabato santo di serie A. Il Napoli cede il fianco (e non solo)  all’ Atalanta e abbandona, definitivamente, le residue speranze Champions. Il Corriere dello Sport “valuta” le prestazioni degli azzurri, a cominciare dal tecnico:

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Calzona 4,5 – E’ il notaio che firmerà il fallimento: non ha colpe «storiche», ci mancherebbe, ma l’andatura è irrilevante e le lacune – offensive e difensive – restano.

VOTI

 

Meret 7 – Per la dignità, c’è un ragazzo che ha carattere e orgoglio, oltre che talento: su Pasalic, su Kolasinac, su Lookman, su Miranchuk. Altrimenti, sarebbe stata mattanza.

Di Lorenzo 5
Viene soffocato da quelle percussioni in cui gli parte sempre un terzo uomo alle spalle. E resta disorientato.

Rrahmani 4
Il palo di Miranchuk lo orienta con un errore, sul primo gol si affossa; su Scamacca è gentile, prego si accomodi. Da incubo.

Juan Jesus 4,5
Dev’essere il clima, il «dolore» per ciò che è successo, ma sul 2-0 c’è parecchio anche del suo.

Mario Rui 5
Sente il vento, quando Hateboer gli sfila laterale e se ne va, senza mai frenarlo.

Anguissa 5,5
Con sprazzi di lucidità e con una presenza che però dura un attimo, sparisce e ricompare, però almeno lo avverti.

Simeone (30’ st) sv
Dentro una partita ch’è finita da un pezzo, che non può appartenergli.

Lobotka 5
L’asfissia lo costringe a cercare zone di palleggio inutili, Pasalic per un bel po’ lo sovrasta e quando ha qualche centimetro, non c’è niente da aggiungere.

Traore 4,5
Volevano un nuovo Zielinski, che non è lui, non adesso. Un tempo, cioè 45’, vuoto di idee che abbiano senso o una logica.

Zielinski (1’ st) 6 
Perché? Ci sono domande che meriterebbero risposte: perché emarginato, perché ha il contratto di scadenza? La volée che finisce sul palo è repertorio.

Politano 5
La vivacità di inizio giornata è un’illusione. Poi deve faticare, star dietro a Zappacosta tentando di contenerlo, di coprirlo (senza riuscirci, come sulla nascita dello 0-1).

Lindstrom (22’ st) 5
Come prima, peggio di prima. Da decodificare.

Osimhen 6 
Un palo (fortuito), un Carnesecchi che gli dice no: uno che ha qualcosa in cui credere.

Raspadori 5
Largo a sinistra, tanto, anzi troppo, fino a non entrare nella gara.

Ngonge (1’ st) 6 
Osa nel deserto, ondeggiando da una parte all’altra, con ostinazione.

 

 

 

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