Nel pomeriggio di mercoledì 20 marzo – all’interno del pub Birra&Bollicine situato a Napoli nel cuore del quartiere Fuorigrotta – è stato presentato “Inghilterra all’ultimo stadio. Viaggio nel calcio inglese” (Absolutely Free Libri, 2024) di Stefano Boldrini, giornalista del Fatto Quotidiano con un passato in diversi quotidiani del panorama nazionale (fra questi L’Unità, Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport). Nel corso del dibattito, moderato dai giornalisti Maurizio Nicita e Adolfo Mollichelli, sono stati toccati numerosi spunti nei quali è emerso il legame viscerale fra i club e i tifosi delle squadre d’Oltremanica, dalle big six della Premier League alle realtà delle leghe inferiori.
Nel corso del tour dell’autore in 50 stadi, da Stoke-on-Trent a Leicester, il vero punto di svolta nel modo di vivere il football si ha dopo la strage di Hillsborough del 15 aprile 1989, quando in 96 fra tifosi del Liverpool e del Nottingham Forest persero la vita nella calca formatasi all’esterno dell’impianto di Sheffield. I successivi interventi legislativi hanno provocato un radicale cambio di paradigma, portando la Premier League ad essere ai giorni nostri forse il miglior campionato del mondo.
Parallelamente, la Serie A vive i suoi anni d’oro, ma diversi errori di valutazione e l’impreparazione dei dirigenti nostrani fanno sì che il calcio italiano vada impoverendosi un passo alla volta: basti pensare che la Premier League – nata nel 1992 – inizia a gonfiare i serbatoi delle proprie rose attingendo dai club italiani (un nome su tutti: Gianfranco Zola, approdato al Chelsea nell’autunno 1996 e autore della prefazione del volume).
Anche l’impiantistica fa la differenza. Un aneddoto in particolare? La tribuna stampa dell’allora Stadio San Paolo di Napoli, dotata di monitor di ultima generazione nel corso di Italia 90 e tornata ad esserne inesorabilmente sprovvista dopo neppure quattro mesi dalla fine della rassegna iridata, grande occasione mancata per la crescita dell’intero movimento.
Articolo a cura di Riccardo Cerino (Inviato del napolionline)
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