Jacomuzzi crede nel Napoli: “Può ancora arrivare tra le prime cinque”

Le parole dell'ex direttore sportivo di Napoli e Atalanta

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A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Jacomuzzi, presidente Aioc ed ex direttore sportivo di Napoli e Atalanta: “Rinascita Italia? Sarà difficile con certi personaggi che ci sono in giro e certe situazioni… Mi riferisco al punto di vista dirigenziale. Non cambia nulla e si ripetono sempre le stesse cose, senza che si riesca a limitarle. A livello giovanile si preferiscono sempre i calciatori stranieri e, fin quando si continuerà così, le cose non cambieranno. A Udine ci sono dei giocatori interessanti, ma se Pafundi deve andare al Losanna per poter giocare, c’è qualcosa che non va. Più che al Risorgimento, a questo punto bisognerebbe pensare al Medioevo. L’Italia di Spalletti? A dire il vero, non l’ho guardata perché non sono un amante di Spalletti. Sono fatto così, ho sentito che non gli piace che vengano utilizzati i telefoni la notte. Sono cose che, però, sono sempre successe. Il Napoli sta cercando di ritrovare sé stesso. Questo nuovo allenatore ha dato stimoli nuovi e sta portando gli azzurri ad un livello nuovamente accettabile. Contro Gasperini sarà un bene, sarà bello vedere questa partita. Sarà un match interessante sia dal punto di vista tattico che tecnico. Soprattutto, con un successo il Napoli potrebbe nuovamente avvicinarsi alla corsa verso la Champions. Per i partenopei sarebbe fondamentale una vittoria. Saper soffrire, saper giocar male ma, nonostante ciò, poter raggiungere la vittoria: è quel che ti garantisce stimoli. Tuttavia, segnare il secondo gol al 95’ contro squadre modeste, come Venezuela ed Ecuador, che non sono certo la migliore realtà del calcio sudamericano, non è proprio un fattore positivo. Si può dire siano state occasioni per far gioire i tanti italiani negli States. Bellanova? Bisogna fargli i complimenti. È stato osannato, portato agli estremi a diciassette anni. Poi, i procuratori l’hanno messo in confusione, gli hanno fatto girare il mondo. Dopo qualche anno di fatica, sta tornando ai livelli auspicati. Il ragazzo è riuscito a ritrovarsi. Non bisogna dimenticare che il Napoli può contare sull’apporto di un giocatore fondamentale come Osimhen. Mazzarri ha pagato notevolmente l’assenza del nigeriano, ma con lui possono ritrovarsi un po’ tutti. L’assenza di Calzona può influire, dunque, ma sono convinto abbia già dettato le proprie regole. Napoli tra le prime cinque? Penso di sì. L’allenatore ha garantito nuovi stimoli, compattezza. È tornato un Osimhen che avrà voglia di fare qualche gol in più. Penso che il Napoli possa farcela“.

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