Al termine della prima annata in maglia azzurra, primavera 1985, Diego Armando Maradona decise di interrompere la collaborazione con lo storico manager Jorge Cyterszpiler. Quale motivazione di una rottura fragorosa, le difficoltà finanziarie a causa di errate valutazioni dell’agente del Pibe su alcuni investimenti. Parallelamente, terminò anche l’attività della Maradona Production, curatrice d’immagine del fuoriclasse argentino.
Tuttavia in Argentina in queste ore – come riporta ilmattino.it – è emerso un altro racconto, rivelato da Ernesto Cherquis Bialo, giornalista al seguito di Maradona durante la sua esperienza partenopea e in occasione dell’avventura da Ct del Pibe alla guida dell’Albiceleste nel corso di Sudafrica 2010 quale capo della comunicazione. In un articolo pubblicato dal sito www.infobae.com Cherquis Bialo parla della vita di Guillermo Coppola, manager che sostituì Cyterszpiler al quale è dedicata la serie tv “Il manager” da poco uscita in Sudamerica. «Maradona non ebbe dubbi sul fatto che Coppola doveva essere il suo rappresentante quando la camorra gli “raccomandò” di separarsi da Jorge Cyterszpiler per divergenze in alcuni affari». E’ possibile che la malavita abbia indotto Maradona a concludere ogni rapporto col manager di sempre?
Rottura descritta da Maradona in questi termini nell’autobiografia “Yo soy El Diego” (scritta con Daniel Arcucci), dove comunque non vi è alcun riferimento diretto alla camorra: «Le cose cambieranno mi diceva lui (Cyterszpiler, ndr). Ma io avevo lavorato troppo per ritrovarmi con niente. Io avevo fatto un piano con mia moglie, sapevamo di avere una vita davanti, bisognava farla rendere. E il piano prevedeva dei cambiamenti che non potevamo più attendere».