“CALZONA SI TIRA FUORI” – CdS Campania e precisa: «Napoli?  Non penso  a restare»  

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Calzona precisa: «Il mio accordo con Aurelio è solo per questi mesi

  Credo nell’obiettivo Champions»   «Napoli?  Non penso  a restare»
Il ct-allenatore chiarisce la sua posizione  
«Andiamo avanti   e poi vedremo  Siamo concentrati  sul campionato»
«La matematica  non ci condanna  ma serve un filotto di vittorie e punti»

 

 

 

Invece d’aspettare gli exit poll, e per starsene fuori anche dai sondaggi e dalle previsioni, Francesco Calzona si è alzato dalla panchina del Napoli ed ha cominciato (virtualmente) ad incamminarsi in un mondo, sarebbe più giusto da dire in un Europeo, tutto suo: non ci sarà un altro tempo che possa andare oltre quello che sta vivendo, è una bella storia, gli appartiene per intero, ma ha una sua scadenza, che si può leggere nel pallone. Quando il 26 maggio, con i tre fischi, il campionato manderà chiunque in vacanza, il suo mandato si esaurirà e se pure dovesse realizzarsi quel miracolo chiamato Champions League, le strade lo porteranno altrove, per esempio in Germania, a gustarsi con la sua Slovacchia quel capolavoro costruito rapidamente. Napoli è stata, e rimane, la dimensione onirica da accarezzare, che l’accompagna ovunque,
anche mentre confessa a Mediaset che non ci sarà un domani. «Perché questa situazione è capitata in un momento in cui è stato possibile farlo. Il doppio ruolo è compatibile solo quando non ci sono partite ufficiali per quanto mi riguarda».
È tutto scritto in quell’orizzonte terso che non ammette ulteriori interpretazioni: fu chiarissimo dall’inizio, il 19 febbraio, che quel cielo azzurro l’avrebbe accolto per un po’, il tempo necessario per provare a inseguire un’utopia. «Io non penso alla riconferma, gli accordi con De Laurentiis sono solo per questi mesi».
Restano, ormai, altre nove partite – saranno etichettate come finali – e serviranno per regalarsi una favola, per scriversela da sola e poi lasciarla in eredità al successore, perché intanto c’è la Slovacchia che chiama: «Ho un contratto e ringrazio la Federazione slovacca per avermi permesso di allenare la squadra dei miei sogni. Ora andiamo avanti e poi vedremo, sperando di raggiungere una posizione importante col Napoli». 

 

Fonte: CdS

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