Il Mattino – ADL pensa al futuro: poker di nomi per la panchina del Napoli

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De Laurentiis però non resta certo a girare i pollici. Il patron del Napoli non ha mai smesso di tracciare l’identikit per il nuovo nocchiero che avrà il compito di risollevare il Napoli dopo questa fallimentare stagione agonistica. Al netto dei discorsi fatti su Calzona, il nome di Vincenzo Italiano resta sempre tra quelli in cima alla lista dei desiderata del presidente. Il tecnico della Fiorentina del resto era già stato tra i principali candidati per la sostituzione di Spalletti nella passata stagione. Fu lo stesso DeLa ad ammetterlo, salvo poi dirottare su altri profili per «non rompere gli equilibri con un club di amici come la Fiorentina». Ad un anno di distanza, però, le cose sono cambiate.

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Per tutti. Italiano andrà a scadenza a giugno (nonostante l’opzione della Viola di rinnovo automatico di un altro anno) e pare abbia già manifestato l’intenzione di fare le valigie. Il Napoli è pronto ad accoglierlo con tanto di sostanzioso ritocco verso l’alto del suo ingaggio (attualmente di circa due milioni a stagione). Italiano e non solo. Stefano Pioli è più di un’alternativa.

L’attuale allenatore del Milan è nei radar del Napoli da tempo e potrebbe rientrare in un valzer di panchine che vede coinvolti altri top club. In questo caso però molto dipenderà anche dall’esito della stagione in corso per i rossoneri che hanno ipotecato la qualificazione alla prossima Super-Champions e sono approdati ai quarti di Europa League. Occhi anche su Palladino del Monza e Farioli del Nizza: due profili giovani e di spessore. Aurelio De Laurentiis è atteso a metà settimana a Castel Volturno.

Il patron del Napoli approfitterà del rientro al quartier generale di tutti i nazionali per avere la rosa al completo e parlare alla squadra in vista della sfida con l’Atalanta al Maradona di sabato prossimo che inaugura un rush finale che vale tanto, tantissimo, per il Napoli campione d’Italia. Il valore è principalmente economico perché gli azzurri sono ancora in corsa per l’ultimo posto utile per la prossima Champions che porterebbe nelle casse societarie un bel po’ di soldoni.  Il patron ritroverà anche Francesco Calzona di rientro dalla doppia amichevole con la Slovacchia di cui è (rimasto) Commissario tecnico (ieri ha incassato una sconfita casalinga ad opera dell’Austria con un secco 0-2).

La qualificazione alla prossima coppa dalle grandi orecchie è il primo presupposto per poter eventualmente valutare anche il rinnovo dell’allenatore. Naturalmente con termini e condizioni ben diverse da quelle che si sono consumate il 19 febbraio scorso quando Calzona fu chiamato in tutta fretta per sostituire l’esonerato Mazzarri (che a sua volta aveva preso il posto di Garcia) a poche ore dalla sfida di andata di Champions con il Barcellona al Maradona.

È passato poco più di un mese da quel ribaltone e sembra sia già quasi una vita fa. Calzona è imbattuto in campionato, sebbene abbia dovuto ingoiare il boccone amaro dell’eliminazione in Champions ad opera proprio del Barça, ed ora proverà a guadagnare il pass per l’Europa.

Se fosse la Champions tanto di guadagnato. Per tutti. Solo in quel caso infatti il patron della Filmauro valuterebbe l’ipotesi di proseguire con l’ex ragazzo di Calabria sulla panchina azzurra. Ad una condizione però: che rinunci all’incarico di commissario tecnico della Slovacchia. Si vedrà. Ci sono nove partite da giocare, 27 punti a disposizione e parecchi scontri diretti al Maradona. Soltanto dopo si tireranno le somme.

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