Futuro da costruire e le scelte sbagliate del mercato invernale

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Nove giornate per scrivere il destino di un plotone di acquisti firmati tra l’estate e l’inverno, come una collezione di capi ancora un po’ stretti, a volte più larghi o addirittura già fuori moda. Leander Dendoncker in arte Robocop, tanto per citare l’ultimo arrivato in ordine di tempo, è un po’ simbolo delle scelte di gennaio: lui s’è fermato al Sassuolo, ai 10 minuti del 28 febbraio, i primi e i soli da quando è arrivato Calzona. E in totale sono 21’ dal suo ingaggio in prestito dall’Aston Villa: un blackjack al contrario. Via Elmas e Gaetano, dentro il centrocampista belga. Anche Mazzarri, per la verità, lo aveva dosato con cura: 6 minuti all’Olimpico con la Lazio e 5 con il Verona al Maradona. In Champions, essendo stato escluso dalla lista presentata dopo il mercato, cioè dopo il suo arrivo, ha fatto lo spettatore: il destino a fine stagione sembra scontato, non sarà riscattato. E la storia in qualche modo rischia di richiamare quella di Axel Tuanzebe, difensore inglese preso in prestito dallo United a gennaio 2022: una partita in coppa Italia contro la Fiorentina agli ottavi (eliminati) e arrivederci. Era il 13 gennaio, poi sparì nel nulla. E anzi a un certo punto svanì sul serio: prima della fine del campionato, causa matrimonio, tornò in Inghilterra e nessuno a Castel Volturno ebbe più sue notizie.

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INVERNO. Oltre a Dendoncker, a gennaio, sono arrivati anche Mazzocchi, molto dentro con Mazzarri e molto meno con Calzona, comunque un terzino jolly valido per tutte le fasce e di certo utile per il futuro. Un concetto, quello del futuro, che è tutto da scoprire con Traore: Junior ha qualità, ha numeri e colpi che all’epoca del Sassuolo, e dunque appena un anno fa, esibiva con nonchalance annunciando grandi o grandissime cose. Poi, impatto così così al Bournemouth in Premier, la malaria, mezza stagione sfumata e la chance Napoli. Ora è titolare, considerando anche il caso Zielinski, ma il suo riscatto vale 25 milioni e davanti a sé ha 9 partite appena. Diverso il discorso per Ngonge, acquistato per 19 milioni dal Verona per volere di De Laurentiis: prima dell’infortunio aveva anche segnato un gol e mezzo (autogol proprio con il Verona), il nuovo progetto lo riguarda molto da vicino.
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