“L’ULTIMO NAPOLI”. CdS Campania “Per agganciare la Champions serve un’impresa a Di Lorenzo e soci”
La partita di San Siro con l‘Inter conta soprattutto per la squadra di Calzona che non può perdere altri punti “europei”
IL TESTIMONE. Con sedici punti di vantaggio sulla seconda, ch’è il Milan, ed una espressione che in Italia cambia, diventa (quasi) regale autorevolezza e ricorda il Napoli del passato, all’Inter questa nottata offre l’occasione per tentare di afferrare record che restino a futura memoria: quota cento è disponibilissima, sta nei fatti, ma pure quota 102, quella della Juventus di Conte, è raggiungibile, con un percorso prossimo alla perfezione, praticamente netto.
Il passaggio di consegne è ormai da calendarizzare, chiude un mini-ciclo e può invece aprirne un altro, e a San Siro lo scudetto ondeggia tra il passato e il futuro, più opaco per il Napoli, che sa niente di sé: per ora, è fuori dalla Champions, rischia di rimanere a guardare pure l’Europa League, è stato sculacciato in Coppa Italia dal Frosinone e non ha altro a cui aggrapparsi che a queste dieci finali che l’attendono. La prima è la più complicata, come suggeriscono le statistiche, che hanno un senso oppure no: negli ultimi sei anni, su undici partite, l’Inter ne ha vinte sette ed ha lasciato solo due pareggi e due successi ai campioni d’Italia uscenti
. E Inzaghi ha messo assieme dieci vittorie di seguito. A Calzona ne basta una – stasera – per pensare che ci sia ancora un orizzonte in cui provare a tuffarsi.
E poi, un giorno, si lascerà scucire lo scudetto. fonte: CdS