Il fantasma di Victor Osimhen che si aggirava per il prato del Montjiuc contro il Barcellona potrebbe sparire per davvero domani sera al Meazza contro l’Inter, scrive Il Mattino. Colpa di un affaticamento muscolare che negli ultimi due giorni lo ha tenuto ai margini degli allenamenti del Napoli. Oggi l’ultimo test, l’ultimo provino prima della decisione finale: partire o non partire. Calzona ci spera fino all’ultimo secondo, perché con o senza Osimhen non è mai la stessa cosa. «Speriamo che ci sia», commenta l’ex bomber azzurro Bruno Giordano. «Per il Napoli sarebbe una garanzia in più per fare risultato, senza di lui diventa difficile», aggiunge.
«Perché Osimhen infonde coraggio alla squadra nei momenti di difficoltà. I compagni lo sanno e lo considerano un leader indiscusso in campo e fuori, un trascinatore. Se è in giornata diventa immarcabile». Insomma, con Victor in campo è tutto un altro Napoli. Pochi dubbi. Anche se nelle ultime due partite (Torino in campionato e Barcellona in Champions) è stato l’ombra del bomber implacabile rientrato a fine febbraio dalla coppa d’Africa, Osimhen è l’ago della bilancia nelle dinamiche di gioco del Napoli.
«Certo, in questa stagione di difficoltà del Napoli mi sarei aspettato da parte di Osimhen un maggior contributo», dice Giordano riferendosi alle tante assente dell’attaccante, al suo rientro in ritardo dalla Coppa d’Africa e ad alcune prestazioni nelle quali è sembrato un po’ più scarico. «Uno come lui deve dimostrarsi leader proprio in stagioni difficili come queste. È facile fare il trascinatore quando i risultati vanno a gonfie vele come nella passata stagione. Avrebbe dovuto essere un esempio per i compagni. Insomma, poteva fare qualcosa in più in campo e fuori. Di sicuro i tanti cambi di allenatore non lo hanno aiutato, ma lui avrebbe certamente potuto fare un po’ di più. Quando le cose vanno bene è più facile prendersi la copertina e infatti Lautaro Martinez quest’anno sembra più leader».