Tutta l’Europa investe sui giovani. Un 2000 (Raspadori) non gioca, i 2007 il Barça li mette in campo
“La Roma, la Fiorentina, l’Atalanta, sono squadre che investono tanto sui giovani, poi ci sono club come il Napoli in cui il settore giovanile è una piaga “dovuta” perché obbligatoria, noi abbiamo Raspadori che è un 2000 e lo riteniamo giovane. Il Barcellona fa giocare i 2007 in Champions. Ci sono realtà piccole come Cesena, che sta stravincendo il girone B della Lega Pro, che con i giovani riescono a fare plusvalenze, portando anche utili nel bilancio. Immaginate a grandi livelli come il Napoli potrebbe trarne benefici. Il Napoli – ha detto l’agente Fulvio Marrucco a “Marte Sport Live – tiro al bersaglio”, in onda su Radio Marte – ha avuto la forza di recuperare il doppio svantaggio, al di là dei commenti sull’arbitraggio. Del resto, se siamo la Cenerentola d’Italia, figuriamoci in Europa. Se Lindstrom mette la palla nello specchio della porta forse staremmo parlando d’altro, anche perché il Barça non è una squadra solida, oltretutto un’occasione del genere di affrontare i catalani in quella formazione, in uno stadio differente, non ti capita più. Tra l’altro ci sono uomini che nel Napoli ora sono impresentabili. Il Napoli con l’Ajax, o quello con il Liverpool, insomma quello dello scorso anno avrebbe sicuramente stravinto. L’unica vera sfortuna è che il Napoli da testa di serie nel girone ha beccato il Real nel girone. E’ stato distrutto tutto, ieri con Kim, Elmas e Lozano quanto sarebbe finita? Si parla sempre del coreano ma anche il macedone ed il messicano cambiavano le partite appena entravano, la difficoltà è generale, per lo smarrimento anche di chi oggi è irriconoscibile, per le più svariate motivazioni. Una grande partita di Di Lorenzo o Anguissa non ti cambia la vita, chi te la cambia è l’attaccante: con il Torino sono stati effettuati due cross rasoterra, uno di Kvara e l’altro di Politano. Ebbene, Osimhen era sempre un passo indietro. Continuo a vedere un ottimo Lobotka ed il povero Politano che canta e porta la croce. La rincorsa Champions? Non sono molto ottimista. Quando ero giovane nel Napoli c’era Altafini, a volte era un po’ abulico ma l’unica speranza è che fosse in partita. Ecco, a questo punto aggrappiamoci alle “voglie” di Osimhen“