Il fermo immagine di Lindstrom, dopo l’errore marchiano in Champions, immortala una situazione, un insieme di scelte sbagliate, ricadute su giocatori dal valore normale.
Una delle priorità della società Campione d’Italia, era trovare un degno erede al sudcoreano Kim, venuto a Napoli solo di transito, senza disfare la valigia in attesa di una nuova destinazione. Tra un festeggiamento ed un altro, spunta un brasiliano che sembra scomparso dai radar della prima squadra.
Come ovviare al vuoto lasciato dal samurai sudcoreano? Semplice, ricorrendo all’usato sicuro, distribuendo oneri e pochi onori al trio Juan Jesus, Ostigard, Rrahmani, accorgendosi di aver una fase difensiva da un gol a partita subito. Media nefasta per una squadra che fino a giugno del 2023 era un orologio svizzero. Per chiudere un mercato non all’altezza delle aspettative sono arrivati in estate Cajuste e Lindstrom, il primo ancora acerbo e avulso dal contesto azzurro, mentre il secondo ha talento da vendere ma non al servizio della squadra, forse vittima anche di fraintendimenti tecnici.
Ma se sbagliare è umano, perseverare è diabolico, così il mercato invernale ha solo acuito i problemi, portando Traorè a corto di preparazione per degli infortuni pregressi, rinunciando al talento intermittente di Zielinski con la m mente già sui navigli. A pensarci, il centrocampo aveva ancora dei piedi buoni, come quelli di Zerbin e soprattutto Gaetano, invece si è scelto un onesto mediano come Dendoncker, che rimane un mistero, destinato ad infittirsi giornata dopo giornata.
Fonte: Il Mattino