In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Matteo Legittimo, ex Salernitana: “Penso che nessuno si aspettasse un campionato del genere da parte della Salernitana. Le ambizioni erano diverse, soprattutto dopo lo scorso anno, dove la salvezza arrivò in anticipo. Non conosco le dinamiche dello spogliatoio, ma qualcosa non è andato nel verso giusto e ora si pagano le conseguenze. Purtroppo in Italia si va dietro alle dicerie, si pensa poco alle cose reali. D’Aversa è incappato in un episodio spiacevole, forse dettato dalla rabbia, dalla sconfitta in uno scontro salvezza e non è riuscito a rimanere calmo. Sono cose che non devono succedere, non devono accadere, bisogna sempre dare l’esempio a chi segue da casa. Il campionato in bassa classifica è tutto da decifrare. Purtroppo la Salernitana è staccata dalle altre, ma sicuramente sarà una lotta aperta fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata. Sarà una battaglia tra quelle ultime cinque-sei che vediamo ora in classifica. Quell’anno è sempre piacevole ricordarlo, nonostante le difficoltà incontrate. Purtroppo perdemmo la finale con il Verona, ricordo bene. Eravamo favoriti, secondo me, e con una società forte alle spalle avremmo vinto noi. Quell’anno ci ricompattammo tutti e fu una grande stagione. Purtroppo cambiano i tempi, cambiano le vicissitudini. Stagioni come quelle sono difficili da rivedere, e sarà difficile rivederle anche in futuro. Quei gruppi si creano solo una volta, secondo me. Ora è davvero difficile trovare un gruppo del genere. A Pagani arrivai a gennaio, trovai Eziolino Capuano come allenatore e Cocchino D’Eboli come direttore. Mi trovai abbastanza bene, poi il presidente Raffaele Trapani mi trattò benissimo anche perché era la seconda esperienza. Lo ricordo sempre con affetto e quando ci vediamo ci salutiamo sempre“.