L’allenatore sta lavorando per dare maggiori coperture a Meret e lo sta facendo chiedendo più coraggio alla squadra dalla cintola in su. Dovrà essere questo il leit motiv anche in terra catalana. Il Napoli dovrà provare a fare gioco, dettare i tempi, cercando di aggredire l’avversario per allungarlo costringerlo basso e trovare quegli spazi vitali e letali nelle maglie avversarie. Per farlo è necessario rodare i meccanismi, alzare i giri del motore, aumentare la rapidità del giro palla ed avere fiducia nei propri mezzi.
La fotografia è proprio il gol di Khvicha Kvaratskhelia venerdì sera ai danni del Toro. Quando il georgiano ha deciso di spingere il piede sull’acceleratore, coadiuvato da Mario Rui che gli ha fornito assistenza, anche una difesa rocciosa come quella granata è stata costretta a capitolare. Ed è su questi concetti che sta lavorando senza sosta l’ex ragazzo di Calabria. Se poi ci sono interpreti come Kvara allora tutto può diventare più facile. Scrive l’edizione odierna de Il Mattino.
Il georgiano è tornato a livelli dell’anno passato che gli sono valsi il titolo di miglior giocatore del campionato, miglior giovane della scorsa Champions oltre ad una candidatura al pallone d’oro (tra i tanti altri collezionati dal n. 77). Khvicha è in un magic moment e Calzona non chiedeva altro. Il georgiano ha centrato il suo decimo sigillo stagionale, segna da tre turni consecutivi (doppietta al Sassuolo, gol alla Juve ed al Toro) e sta dando il suo solito apporto anche in chiave servizio-assistenza (5 assist per lui finora). Ironia della sorte, Kvaratskhelia non ha ancora timbrato il cartellino in questa edizione di Champions.
E chissà che non possa riuscirci proprio martedì contro il Barcellona che è uno dei top club maggiormente interessati al talento georgiano (per stessa ammissione del suo agente, Jugeli). Quando Kvara ha segnato con la Juve, però, ha esultato sotto la curva B facendo eloquenti segni con le braccia che lasciavano intendere: «Io resto qui». Toccherà a De Laurentiis blindarlo a maggio. Intanto se lo coccola Calzona che incassa anche buone nuove dall’infermeria. A Barcellona infatti Rrahmani torna titolare al centro della difesa e saranno disponibili pure Cajuste e Ngonge che saranno convocati e partiranno dalla panchina.