I voti azzurri del CdS: “Un Piotr mai così in basso, top Kvara, Osi ingabbiato”
Calzona 6
La terza vittoria consecutiva resta una maledizione anche per lui: niente da fare. Ripesca Zielinski (scarico) e disegna il solito Napoli, ma il Toro la mette sul personale, sulle sfide faccia a faccia, e verticalizzare diventa complicato senza grandi spazi. Tante occasioni, 22 tiri, troppa imprecisione e un po’ di sfortuna: il Napoli, tutto sommato, paga un rimpallo e il colpo di genio di Sanabria. Martedì va a Barcellona per la storia.
Meret 6 – Qualche brivido nella gestione con i piedi, ma è bravo su Zapata nel primo tempo. Condannato sul volo di Sanabria.
Di Lorenzo 6,5 – Parte e colpisce, si sovrappone e viene anche dentro, e i pericoli nel primo tempo piovono dalla sua fascia. Nella ripresa il focus offensivo si sposta a sinistra, ma lui resta nel vivo.
Ostigard6,5 – A fare a cazzotti con Zapata per terra e per aria. Senza cedere mai.
Juan Jesus6,5 – Applicato, feroce, puntuale su Pellegri. Anticipi e duelli vinti (12). Nel gioco del pareggio è ingannato come tutti dal rimpallo su Anguissa.
Mario Rui 7 – Controlla Bellanova, partecipa alla costruzione, aiuta Kvara e piazza un solo cross. Però perfetto: l’assist dell’1-0.
Olivera (35’ st)5,5 – Nella mischia senza acuti.
Anguissa6 – Faccia a faccia con Gineitis: prova a disorientarlo, alza il baricentro, dialoga con i soci di binario a caccia della superiorità. Entra nell’1-0 da comprimario e da sfortunato protagonista nell’1-1: il pallone che diventa assist per Sanabria carambola su di lui.
Lobotka 6 – Sente l’odore di Vlasic addosso, che però non è solo uno schermo: a tratti è una spina. Lobo fa regia e anche lavoro da mediano, con recuperi e chilometri.
Lindstrom (47’ st)sv
Zielinski 4,5 – Di nuovo protagonista dal 1’ dopo due panchine. Cioè, si fa per dire: è come se la luce si fosse spenta. Molle e impreciso in entrambe le fasi.
Traore (22’ st)6 – Più verve e presenza nell’assalto finale.
Politano 6,5 – La catena con Di Lorenzo e Anguissa è a ciclo continuo nei primi 45 minuti: intesa a memoria con il capitano che si alza mentre lui va dentro. Tra Rodriguez (innanzitutto) e Masina, punta e stringe. Semina e tira.
Raspadori (22’ st) 5,5 – Alimenta la pressione offensiva finale senza lampi.
Osimhen 5 – La festa per la centesima presenza in Serie A è rovinata da Buongiorno, marcatore implacabile. Pochi spazi, un paio di spunti.
Kvaratskhelia 7 – Gioca con Djidji incollato addosso, ma mica è un problema: le occasioni migliori sono tutte sue. Due le spreca tagliando a destra, la terza no: detta il cross di Rui a sinistra e poi lo bacia. Quarto gol di fila in tre partite, 10 in stagione. Inarrestabile nel secondo tempo: lotta, combatte, dribbla, tira a ripetizione e ci crede fino alla fine.
Fonte: CdS