“Il Napoli ieri ha battuto la Juve perché è stato fortunato. Per me la Juve non meritava di perdere. Nonostante avesse sei giocatori al di sotto dei 21 anni la partita se l’è giocata. Il Napoli, invece, non mi è piaciuta. L’unica cosa che mi è piaciuta del Napoli – ha detto il dirigente sportivo Enrico Fedele a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre – è stata l’incursione sul calcio di rigore che è stata preparata. Quando 4 giocatori azzurri hanno preso la rincorsa, guadagnano il tempo sui difensori che erano fermi con i piedi sulla linea, hanno mostrato una grande voglia e l’applicazione di uno schema.
In allenamento si provano schemi nel caso il portiere respinga, appunto, il calcio di rigore. Ieri l’organizzazione difensiva del Napoli ha lasciato molto a desiderare. Al Napoli manca il terzino sinistro che sostituisce Mario Rui. E non solo. Sulla fascia sinistra c’erano Traoré, che pur essendo un giocatore di qualità ha fatto poco, e Olivera. E i primi interventi di quest’ultimo sono stati molto, molto pericolosi perché ha rimpallato due volte la palla e non c’era la copertura.
E questo perché il centrocampo non faceva un grande filtro. Credo che questo Napoli sia in ripresa anche se la partita di ieri, lo ribadisco, non mi è piaciuta. Credo che quando le gambe girano tutto ti riesce facile. Quando il Napoli riesce a prendere qualche pallone senza palla è fuori dubbio che la squadra sia migliorata. Ho visto anche una grande voglia dei calciatori. La ripartenza dal basso è la cosa peggiore che possa fare il Napoli e la devono togliere di mezzo.
Il Napoli, purtroppo, vive dei ricordi passati e si lecca le ferite con Natan e Lindstrom, due giocatori che sono costati tanto e che non servono oggi. Tornando a ieri il fine giustifica i mezzi: il Napoli doveva vincere e ha vinto. Ora abbiamo una speranza che prima era sotterrata. La speranza Champions per il 5° posto”.