Voti alti, anzi altissimi. Ma non poteva essere diversamente. Un 6-1 non si vede spesso e, in un certo senso, va anche celebrato. In realtà, dietro questo risultato c’è molto di più: l’orgoglio di una squadra che sembra ribellarsi ad una stagione anonima, accontentandosi delle briciole lasciate dagli altri. Osimhen per tre volte, Kvaratskhelia due e Rrahmani una volta, hanno urlato che questa squadra c’è ancora. Per la conferma, bisogna attendere, al Mapei abbiamo visto la Grande Bellezza, che ha stordito lo scorso campionato e che quest’anno lascia dei rimpianti, enormi come il 6-1 in terra emiliana.
Fonte: Il Mattino