Alla Juve ritorna il pallino (mai sopito) per un azzurro

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Alla Juventus il prolungamento di contratto per Federico Chiesa, scadenza 2025, non è cosa scontata, e la società bianconera pensa a cautelarsi in caso di suo addio. Uno dei pallini per la Vecchia Signora, come riporta oggi La Gazzetta dello Sport, resta l’azzurro Giacomo Raspadori. “E in questo momento sono diversi i giocatori che stuzzicano i dirigenti bianconeri nell’eventualità che Fede decida di non firmare il prolungamento. Da Felipe Anderson (in scadenza con la Lazio) ad Albert Gudmundsson (Genoa) fino a due “vecchi pallini”: Domenico Berardi (Sassuolo) e Giacomo Raspadori (Napoli). Domenico Berardi la scorsa estate ha rischiato di essere il primo colpo dell’era Giuntoli, poi diventato Djalò a gennaio. Affare saltato, quello per Mimmo, ma che potrebbe tornare di moda. La stima è rimasta la stessa, il prezzo (25-30 milioni) non è detto . E per il fantasista neroverde, in questo momento concentrato a salvare gli emiliani, potrebbe essere l’ultimo treno per testarsi con una big in Champions. Un’esperienza che l’ex compagno Giacomo Raspadori ha già assaporato con il Napoli, con cui si è tolto pure lo sfizio di vincere uno storico scudetto. L’azzurro, però, in questa stagione sta trovando meno continuità. Alla Continassa, in attesa di incrociarlo domenica al Maradona, osservano da lontano. Di sicuro Raspadori ha da sempre molti sponsor in “casa Juve”: da Manna a Giuntoli, che lo ha già acquistato ai tempi del Napoli. Un affare con De Laurentiis non sembra facilissimo sulla carta, ma le vie del mercato sono imprevedibili. Soprattutto se la Signora, oltre ai soldi garantiti dal ritorno in Champions, dovesse sfilare al Napoli il biglietto per il Mondiale per club 2025 con conseguente assegno da 50 milioni”.

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