Il Corriere dello Sport scrive così su Piotr Zielinski:
Quei piedi lì, e pure quel cervello là, riemergono ora dal gelo di una notte insolita, trascorsa con se stesso senza porsi troppe domande: che senso ha rigirarsi il coltello nelle piaghe dell’anima e chiedersi perché. Non c’è stato il Barcellona e l’abbraccio polacco con Lewandowski, non ci sarà neppure il Montjuic, non ci si perderà tra il racconto d’una notte diversa e neppure nel giardino dei libri dimenticati di Zafon.