Il dato statistico che ha sorpreso di più con il Barcellona è uno

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Il Napoli, mercoledì sera si è ritrovato il Barcellona di Xavi che ha provato ad aggredirlo fin dagli spogliatoi e cercando di sfruttare il momento delicato che oggettivamente stava attraversando la squadra affidata da poco più di 24 ore a Calzona. Nonostante le difficoltà iniziali, nonostante la posta in palio ed il rischio di un tracollo, il tecnico è andato avanti per la sua strada. Ed ha avuto ragione. Come riportato da ilmattino il bilancio parla di un possesso praticamente alla pari rispetto ai blaugrana (49,1 %) con sei tiri dalle parti di ter Stegen. Uno di questi è andato a bersaglio grazie al solito Osimhen.

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Fin qui i numeri che, sebbene non tradiscono mai, rischiano di essere asettici. Contro il Barcellona si è visto anche dell’altro. Con tutte le premesse del caso e con la dovuta cautela dettata da una sola partita del nuovo corso, il Napoli ha mostrato uno spirito diverso con la forza delle idee: che siano efficaci o meno sarà il tempo a dirlo. Calzona prima ha ridisegnato il centrocampo (convincente l’ingresso di Traorè) e poi non si è fatto problemi nel richiamare in panchina il talento di Kvara (oggettivamente sotto tono) affidando quella fascia a Lindstrom. Dopo il pareggio si è spinto oltre. Ha mostrato coraggio e coerenza, cercando il ribaltone e rischiando anche in contropiede. Il tutto contro il Barca, nella gara uno degli ottavi di Champions. Insomma, l’ex ragazzo di Calabria ci ha messo del suo ed ha dato un segnale. Al gruppo ed anche agli avversari. Ora c’è il campionato. L’auspicio è che il Napoli possa soltanto crescere. Nella gara di ritorno poi – con più benzina nelle gambe e concetti nella testa – si vedrà maggiormente la sua «mano». L’augurio è che basti per la qualificazione.
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