Il famoso scrittore Maurizio De Giovanni, è intervenuto nel corso della trasmissione Marte Sport Live, in onda su Radio Marte, parlando del cambio in panchina in casa Napoli.
Ecco le parole di Maurizio De Giovanni:
“Francesco Calzona mi è piaciuto moltissimo, non ha fatto nessuna minimizzazione del momento del Napoli, del resto sarebbe stato un pazzo se l’avesse fatto. Il mister poi ha detto una cosa chiara: che il Napoli è forte e non è scontato, il Napoli ha perso scelleratamente, con le gestioni di Garcia e Mazzarri, i valori identitari di una squadra smantellata nei valori, Calzona ha richiamato i calciatori proprio a questi valori. Del resto, conosce l’80% dei componenti della rosa perché erano già a Napoli quando c’era lui. Gli altri li valuterà, ma da uomo di calcio, competente, sa perfettamente chi sono i Traorè e tutti gli altri. Calzona mi è piaciuto moltissimo perché ha anche detto che tutto ciò che la squadra deve fare è un lavoro mentale, sulla ricostruzione, ho sentito anche Di Lorenzo perfettamente in sintonia con lui, il capitano è giustamente rammaricato e dispiaciuto per tutto ma anche consapevole che c’è da lavorare e recuperare posizioni. Il Napoli ha 9 punti di distanza dalla quarta, l’Atalanta, che potrebbero anche diventare 6 perché il recupero dei nerazzurri è con l’Inter. Ora, sei punti, per una squadra come il Napoli, che ha una rosa non inferiore a nessuna, non costituiscono niente, quindi perchè non provarci? Vero, ci sono anche altre squadre davanti, ma sono convinto che si possa recuperare. Oltretutto nel Napoli ci sono otto giocatori offensivi tra i più forti d’Europa: è mai possibile che questa squadra abbia segnato solo due gol nelle ultime cinque partite? E’ mai possibile che la squadra Campione d’Italia abbia il peggior attacco della Serie A? Sono convinto che una volta risolte tutte queste patologie, rivedremo un Napoli capace di fare tanti gol. A mio avviso sarebbe stato meglio puntare su Calzona lo scorso giugno, per aprire un ciclo. A mio avviso gli allenatori di alto livello si dividono in due categorie: c’è quella dei gestori di campioni, tra cui ci sono gli Ancelotti, gli Allegri, i Conte, i Guardiola che però è un supereroe; nell’altra ci sono i maestri di calcio come Sarri, Spalletti e Calzona. Sono convinto che questa gestione potrà gettare le basi per una proficua collaborazione anche per la prossima stagione“.