Di Lorenzo: «L’arrivo di Calzona sarà la svolta. Abbiamo un debito con i nostri tifosi»
In conferenza stampa il Capitano
Ma quando il gioco si fa duro, ci sono i puri che ci mettono la faccia e raccontano con quell’espressione ciò che s’avverte nell’anima: «Situazione non bella, che ci addolora. Ma siamo consapevoli che da questo momento bisogna uscirne, magari dando di più. Non è mai mancato l’impegno, ma qua siamo tutti responsabili, anche noi calciatori». Ma quando il Barça s’avvicina, e questa notte resta egualmente magica, bisogna buttarsi alle spalle tutto ciò ch’è successo, tranne lo scudetto, e lasciare che ricompaia il Napoli, quello bello di un anno fa, che Giovanni Di Lorenzo, il capitano, sta inseguendo. «Siamo tutti scontenti e vorremmo ritrovarci, abbiamo una stagione da indirizzare e siamo concentrati. Il mister è entrato nello spogliatoio con entusiasmo e ce lo ha trasmesso subito: forse recentemente ci è mancata quell’energia e quella spensieratezza che ci hanno aiutato ad essere coraggiosi nella passata stagione. Insieme, possiamo ripartire».
LA SVOLTA. C’è un anno racchiuso in questa doppia sfida, che sa di Campions e anche di Mondiale per club, che profuma di soldi, ammesso che i soldi profumino, e di prestigio, perché quello certo s’avverte nell’aria del Maradona, il teatro di una giornata alla quale Di Lorenzo non vuole sottrarsi. «La svolta può essere in questo cambio, che ci carica di ulteriori motivazioni. Affrontiamo una grandissima squadra come il Barcellona, sappiamo che lo stadio sarà pieno e come sabato non farà mancare il proprio aiuto. Siamo in debito con la nostra gente e comunque un calciatore vuole vivere partite come queste. Bisognerà essere al massimo delle nostre potenzialità».
I SALUTI A WM. E però questa è pure una serata triste, avvolta nel congedo da Mazzarri che avrebbe voluto attraversarla, stavolta con Osimhen, dunque con il centravanti che non ha praticamente mai avuto, per provare a dare un senso alla sua esperienza-bis, finita tra il rimpianto di un trimestre pieno anche d’emergenza. E prima di andare in campo, Di Lorenzo non dimentica il suo (secondo) ex allenatore: «Bisogna ringraziare Mazzarri, con il quale ci siamo sentiti e salutati. Il suo esonero è una sconfitta per tutti e questo ci spiace tantissimo a tutti. Ma siamo professionisti e dobbiamo reagire». Perché adesso il gioco si è fatto seriamente duro.
Fonte: CdS