Aurelio De Laurentiis e suo figlio Luigi non smettono di cambiare guida tecnica. Dopo l’addio a Walter Mazzarri, i tecnici stagionali raggiungono quota sei
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Napoli e Bari, De Laurentiis quanto spende in allenatori
Un’annata decisamente complessa, inaspettata e, sotto certi aspetti, unica per la famiglia De Laurentiis. Da inizio campionato a oggi, infatti, Napoli e Bari hanno alternato tre allenatori a testa. Sei tecnici messi a libretto paga, con un peso specifico notevole sulle casse dei club.
Scelte risultate poco fruttuose, critiche dalla piazza alquanto accese e tante voci in uscita non previste per Aurelio De Laurentiis e il suo primogenito Luigi, che dal 31 luglio 2018 è alla presidenza del Bari. La società pugliese ha conquistato la serie C, dopo la dura lotta nella serie D 2018-19. Si è in seguito imposta per la promozione in serie B, al terzo tentativo, dopo aver concluso la battaglia nella serie C 2021-22.
Fino all’ultimo istante della scorsa annata si è sperato nel miracolo, ovvero in una salita repentina nella massima serie, persa poi per pochissimo. Oggi i risultati non arrivano e c’è chi ritiene che sia nel pieno interesse dei De Laurentiis fermarsi alla lega cadetta, evitando due squadre di famiglia in serie A e, dunque, la cessione.
Discorso differente per il Napoli, scudettato sulla maglia ma non in campo. Prestazioni deludenti figlie di una gestione tecnica ben distante da quella di Luciano Spalletti. Questa squadra può allenarla chiunque, dato il suo talento. Ecco cosa dicevano alcuni e, forse, pensavano in dirigenza. La realtà ha però dimostrato ben altro e, a un passo dal Barcellona e dall’obiettivo (distante) del Mondiale per Club, giunge il terzo allenatore di stagione.
BARI, QUANTO COSTANO I TRE ALLENATORI
A ottobre 2023 il Bari ha detto addio a Michele Mignani. Il tecnico percepiva uno stipendio da 350mila euro, con la società che sembrava credere particolarmente nel suo percorso, così da rinnovargli il contratto (pochi mesi prima) fino al 2025. Ciò vuol dire che al termine di quest’annata, dovesse l’allenatore non trovare un progetto adeguato, il club partirà con un deficit in cassa.
Si è dunque optato per Pasquale Marino, che non è più alla guida della squadra di Luigi De Laurentiis dal 5 febbraio 2024, dopo aver siglato un accordo per 200mila euro circa. Si è infine optato per l’esperienza di Beppe Iachini, che ha accettato poco meno di 100mila euro per traghettare la squadra fino a maggio, evitando a ogni costo i playout.