Napoli
A inizio stagione si poteva anche immaginare qualche difficoltà di una squadra campione d’Italia che aveva perso la sua guida, ma nessuno poteva pensare a una crisi così spaventosa. Dopo 24 partite di campionato il Napoli ha ventinove punti in meno dell’anno scorso. Da Spalletti a Garcia tutto è cambiato, in peggio, da Garcia a Mazzarri niente è cambiato, in meglio. Forse Osimhen, col suo prossimo rientro in squadra, potrà restituire un po’ di gol e un po’ di entusiasmo a una squadra che sbanda da una parte all’altra e che adesso è attesa da partite di fuoco, domani il Barcellona per l’andata degli ottavi di Champions al Maradona e il 3 marzo la Juventus sempre in casa. La distanza dal quarto posto dell’Atalanta è notevole, gli azzurri hanno nove punti in meno, ma sono soprattutto i segnali che sta mandando la squadra a rendere nebuloso (per non dire oscuro) il prossimo futuro del Napoli. Non c’è spinta, non c’è gioco, non ci sono idee, per ora è una rovinosa caduta fuori dalla zona europea. Per questo solo Osimhen (viste anche le difficoltà dei suoi sostituti Simeone e Raspadori) può tirare fuori la squadra da questa crisi.
Fonte: CdS