Due mesi dall’ ultima volta. Mercoledì di nuovo insieme Osimhen e Kvara. Si erano lasciati “tesi”, non personalmente, ma per le parole dell’agente del georgiano a cui era seguita l’infuocata reazione del nigeriano. Magari la gara Champions sarà l’occasione buona per smussare angoli, ammorbidire tensioni e tornare a brillare. La Gazzetta dello Sport analizza e sintetizza così: “I numeri stagionali nel confronto tra il Napoli con i due fenomeni in campo (17 volte) o senza (16) raccontano bene le difficoltà dei campioni d’Italia: con Kvara e Osi si segna di più (26 a 20), ma si perde anche di più (8 a 4). Ma la cosa che colpisce sono i gol subiti, che sono il doppio: 28 a 14. Questo perché il Napoli ha cominciato a difendersi a 3 (o a 5 se preferite) da gennaio, quando Victor era in Coppa d’Africa. Questione di necessità, per ritrovare compattezza. Una soluzione che potrebbe rivedersi anche contro il Barcellona: 3-5-2, con Kvara e Victor a formare un tandem d’attacco per la prima volta da quando sono a Napoli. Squadra più chiusa, compatta, pronta a ripartire negli spazi che inevitabilmente il Barcellona concederà. Con Cajuste e Anguissa mezzali ai lati di Lobotka, Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce e Ostigard, Rrahmani e Juan Jesus davanti a Meret. Ipotesi di lavoro, per contrastare il palleggio del Barça e per dare a Kvara e Victor meno compiti di copertura e più libertà per inventare la giocata vincente. Le stelle dello scudetto sono tornate: Napoli aspetta con ansia una nuova notte magica.”