Un ritorno che sa molto di rinnovo, ma non necessariamente di permanenza. Sembra un paradosso, eppure non c’è da sorprendersi. Riprendere il proprio posto a difesa della porta del Napoli ha molte implicazioni per Alex Meret, non soltanto di carattere tecnico. Nell’ultimo contratto firmato dal giocatore, infatti, c’è un’opzione di prolungamento che si attiva in automatico se chiude la stagione con almeno il 70 per cento di partite giocate. Al momento il portiere viaggia a ridosso di questa percentuale ed è chiaro che se dovesse tornare stabilmente titolare otterrebbe la certezza della nuova scadenza – fissata al 2025 a poco più di 1,5 milioni di euro di ingaggio – ben prima della fine della stagione. Non vuol dire, tuttavia, che il Napoli abbia grandi progetti per lui. La società sta effettuando diverse valutazioni e non è escluso che davanti a una buona offerta si proceda alla cessione. Per quanto sia stato uno dei protagonisti indiscussi dello storico terzo scudetto, Meret non ha mai convinto appieno a causa soprattutto dei tanti problemi fisici sofferti da quando gioca nel Napoli. L’ultimo l’ha tenuto fuori un mese e mezzo: una lesione di secondo grado del muscolo semimembranoso sinistro, rimediata dopo la partita col Monza di fine dicembre, in cui peraltro aveva anche parato un rigore a Pessina. Da quel momento è stato sostituito da Gollini, che ora si prepara alla staffetta. I piani futuri non sono ancora ben delineati, soprattutto perché si prospetta un’estate di grandi cambiamenti in tutti i settori. Intanto, nella compostezza che l’ha sempre contraddistinto, per ciò che resta di quest’annata turbolenta Meret torna con tanto da dimostrare. Innanzitutto a se stesso.