“Equilibri rotti a causa di scelte errate. Senza coppe, addii di peso”

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Fabrizio Lucchesi, ex direttore generale della Roma, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di 1 Station Radio toccando diversi temi relativi al Napoli, impegnato nel match contro il Genoa domani al Maradona.

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Perché crede il Napoli non sia riuscito a confermarsi a grandi livelli?
“Credo che la ricetta non esista. Penso ci sia una serie di perché. Ripetersi non è facile, ma arrivare a circa venti punti dalla capolista è altrettanto significativo. Senza dubbio i giocatori hanno dato qualcosina in meno, ma può essersi rotto l’equilibrio. Perdere un tecnico che aveva in mano la chimica, la capacità di essere pregnante, non è cosa da poco. Inoltre, è stata sbagliata la scelta del tecnico ad inizio anno. L’allenatore non è solo il formatore, ma è principalmente un gestore. È una scelta fondamentale, così come quella di un direttore sportivo. Giuntoli faceva un lavoro oscuro, difficile. Un lavoro di raccordo. Difatti, oggi Cristiano è alla Juventus. Gli azzurri hanno perso figure cruciali come Spalletti e Giuntoli e non si può pensare non abbia effetto. La stagione attuale è quasi compromessa e il Napoli deve provare a far valere le proprie qualità per conquistare un piazzamento europeo. D’altronde, si rischierebbe anche di perdere determinati giocatori senza la possibilità di calcare palcoscenici importanti. Anche per il modello societario sarebbe vitale potersi qualificare alla prossima Champions”.

Dunque, crede che le voci su Conte in orbita Napoli siano infondate?
“Il problema di Conte non è quello dell’ingaggio. Il problema è che il grande allenatore ha sempre bisogno di grandi giocatori. C’è bisogno, dunque, di un mercato importante e di grande ambizione, quella di vincere”.

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