“L’anno scorso Di Lorenzo non sbagliava un colpo, quest’anno sì”, il commento di Ventura

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Giampiero Ventura, allenatore, ha parlato ai microfoni di Radio Marte, alla trasmissione Marte Sport Live. “Non so se la difesa a tre sia da archiviare dopo la sconfitta di Milano, penso di sì. Non avevo dubbi che prima o poi Mazzarri sarebbe arrivato a impostare la difesa a tre, è questo il suo modo di vedere il calcio, ma il problema è che il giocatore va in confusione cambiando continuamente modulo. Perché i moduli sono parole ma in generale c’è da constatare che le distanze tra i calciatori sono molti diverse giocando in un modo piuttosto che in un altro. E questo crea confusione nei giocatori. Basti guardare Di Lorenzo: il capitano l’anno scorso non ha sbagliato una sola partita, mentre quest’anno ha commesso diversi errori. C’è un po’ di confusione, c’è però anche tempo perché il Napoli recuperi il terreno perduto ma per farlo occorre chiarirsi sul modulo e sull’impostazione di gioco che si vuole dare alla squadra. Il cambio modulo modifica sostanzialmente il modo di giocare, le distanze da percorrere, le energie da investire in campo. Con la difesa a tre significa costringere Politano e Kvaratskhelia ed altri a giocare in modo non congeniale. Biosgna fare chiarezza su questo tema. Io rientro di Osimhen alza l’asticella della pericolosità del Napoli ma costringe anche a riportare Kvara e Politano a giocare nei loro ruoli e questo è un bene per la squadra. Ma tutto questo è teoria, la pratica precede il lavoro sul campo che è l’unico modo per riequilibrare le cose. Se il Napoli centra qualche vittoria di fila con un pizzico di gioco e di concretezza in più, magari si riaccenderà l’amor proprio ed anche quel sacro fuoco che non vedo più. Una mancata qualificazione in Champions per il Napoli sarebbe economicamente un danno inqualificabile. E’ chiaro che le ultime prestazioni non inducono all’ottimismo. Ho visto dal vivo Torino-Napoli, ed è stato qualcosa di terribile dopo aver visto il Napoli dello scorso anno, che ormai non esiste più. Difficile valutare i nuovi acquisti senza vederli lavorare sul campo: Lindstrom, pagato molto, ha giocato poco e sicuramente reso sotto le aspettative, ma solo lavorandoci insieme si può capire il perché. Sono stato sorpreso del mercato di gennaio perché si è andati a prendere dei giocatori senza sapere chi sarà il nuovo allenatore: qui non si parla di una squadra di periferia ma di una squadra con ambizioni di giocarsi lo scudetto o la Champions. C’è stata un po’ di confusione generale a tutti i livelli e questa è andata a penalizzare la grande bellezza che il Napoli esprimeva nella passata stagione, che era un piacere guardare non solo per i tifosi del Napoli ma per tutti gli amanti del calcio”.

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