Schwoch: “Il Napoli, una squadra che va in guerra senza le armi adatte”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefan Schwoch, ex calciatore del Napoli e cronista Dazn. Di seguito, un estratto dell’intervista.

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Rispetto alla passata stagione, gli azzurri hanno segnato 26 gol in meno. Come si giustifica questa crisi? Sicuramente l’assenza di Osimhen sta pesando tantissimo. Come ho detto altre volte, è una squadra che va in guerra senza le armi adatte. Ieri il Cholito si è impegnato tanto, ma il Napoli fa fatica proprio a trovare la finalizzazione di quel che costruisce”
Gli azzurri hanno anche subìto 12 gol in più. È un problema di manovra? “Non è più paragonabile nulla rispetto alla scorsa stagione. Era difficile poter pensare di riproporla, così come era difficile pronosticare tutte queste difficoltà. Mazzarri sta cercando di porre rimedio ma, ad oggi, non c’è stata la svolta sperata”
Il cambio in panchina può aver peggiorato le cose? “Non c’è stata la scossa auspicata. Tanti meccanismi si sono inceppati rispetto alla macchina perfetta dello scorso anno. È un Napoli diverso, che gioca venti metri più indietro. La squadra non si è ancora calata nella mentalità di chi deve assolutamente vincere. Anche ieri, inoltre, si poteva pensare di iniziare col 4-3-3 e dare fastidio al Milan sin da subito. Se si vuole raggiungere l’obiettivo minimo della Champions bisogna rischiare qualcosina”
Il quarto posto, oggi, dista ben sette punti, e Atalanta e Napoli hanno entrambe un a gara in meno. Il Napoli è potenzialmente a meno quattro, ma bisogna vedere quante sono le rivali da superare. Bergamaschi e felsinei hanno preso punti ai partenopei. L’Atalanta, tra le contendenti per il quarto posto, è la squadra che, ad oggi, vedo favorita”
De Laurentiis ha dichiarato che non andare in Champions non sarebbe un problema per il club. Le dichiarazioni del presidente rischiano di togliere pepe alla squadra? “Il presidente cerca di toglier pressioni alla squadra. Tuttavia, il quarto posto è il minimo per gli azzurri. Dopo che si è riusciti a vincere uno scudetto, e dopo essere stati tagliati fuori in poche giornate dalla lotta al titolo nell’anno successivo, sarebbe un’annata fallimentare non riuscire a raggiungere il piazzamento per la Champions”
Le poche azioni pericolose sono state create sulla sinistra. “Kvara è stato più accentrato ma, l’abbiamo visto ieri, le cose più pericolose le ha fatte sulla fascia, nella sua comfort zone. Quando gioca in zona centrale lo fa spalle alla porta, con maggiore fatica. Anche Mazzocchi è stato pericoloso quando ha potuto godere di maggiore spazio”
Un segnale positivo viene dalla panchina: Lindstrom e Politano hanno dato brio alla manovra. “Avrei fatto giocare Politano dall’inizio. Avresti rischiato qualcosa in più, ma avresti potuto vantare maggiori chance per far male all’avversario. Anche schierandosi a cinque, avrei preferito Politano al posto di Di Lorenzo”
Il Napoli ripartirà contro il Genoa. Il Grifone ha dimostrato di essere una squadra che gioca. Gli azzurri devono temere anche i liguri? “Il Napoli, quest’anno, deve temere un po’ tutti. Gli azzurri fanno fatica con tante avversarie, non ricordo una partita vinta facilmente. È un trend che credo durerà per tutto il campionato”
Il Napoli ha qualche chance contro il Barcellona? “Non è il Barcellona che ricordavamo. Un Barca alla portata del Napoli, a patto che ritrovi la qualità dello scorso anno”
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