Un surreale quasi derby per Piotr. Ciak Zielinski, ritorno al futuro in una notte
Visto che è stato in tema, otto anni mica un giorno, uscendo da se stesso, da un film ch’è stato incantevole (“La grande bellezza”), dopo aver attraversato per un attimo o anche più, “C’eravamo tanto amati”, Piotr Zielinski pigia su un tasto non a caso e si proietta di “Ritorno al futuro”: casa sua, tra un po’, diventerà quel teatro affascinante con la divisa dell’Inter, la chiamano – giustamente – la Scala del calcio – avrà modo di viverla e assorbirla per un tempo che gli apparterrà, la sentirà propria, com’è ancora giusto che sia, e però, ed è inevitabile, trascinerà con sé gli addobbi di un’esistenza romantica, il profumo del passato, la salsedine che finirà per stuzzicargli (pure) la nostalgia e quei giorni – 2.887, mica uno – che dal 4 agosto del 2016 al 30 giugno 2024 avranno scandito un’epoca sentimentale che l’ha segnato nella profondità dell’anima. Fongte: CdS