Mazzarri studia un ruolo inedito per il georgiano verso la partita di San Siro contro il Milan

Khvicha trequartista alle spalle di Simeone: è la nuova soluzione per liberarlo da raddoppi costanti

0

E allora, che sia un buon compleanno Khvicha. Kvara a Milano, quarantotto ore di festa: la sua speranza è questa. E il sentimento è condiviso con un intero popolo di tifosi, aspiranti invitati al party (ideale) di lunedì. Giorno del suo ventitreesimo compleanno: una data importante per lui ma anche per il Napoli. Questione di Champions, di una partita in programma domani che ha un po’ il sapore delle grandi notti di calcio e un po’ quello della trappola. San Siro, il Milan, la solita sfida con Leao che tanto piace al pubblico e ai romanzieri del calcio, ma anche Calabria, Kjaer, Pulisic, Gabbia e la gabbia. I problemi, i fastidi: raddoppiato, triplicato, accerchiato, domato, innervosito. È andata più o meno così, in questa seconda stagione da stella e non più cometa all’improvviso; sei mesi ad annunciare la consacrazione ma anche un mucchio di tempo a dire e a fare una fatica del diavolo tra finte, scatti, falli, ragnatele, meno gol, meno assist, stizza, colpi in canna e qualche lampo dei suoi. Tipo l’ultimo con il Verona: la partita del ritorno della gioia in campionato dopo 50 giorni di ansia, ma anche di una dichiarazione di Mazzarri che non è rimasta lettera morta. Walter del resto va in giro per televisioni da un po’ – ogni maledetto 90’ -, a ripetere che Kvara dovrebbe giocare più dentro il campo (come gli spiegava già Spalletti); più trequartista che esterno sinistro puro del tridente, più libero e meno totem al contrario dei difensori e dei centrocampisti, dei raddoppi e delle gabbie. Ebbene, domenica lo ha ribadito e poi da lunedì s’è messo a lavorare: tante sedute d’allenamento a far recitare al suo gioiello la parte del trequartista. Kvaratskhelia rifinitore unico dietro la punta con il 3-5-1-1 oppure in coppia con Politano alle spalle del centravanti. E d’accordo, il modulo anti-Milan non è ancora stato battezzato definitivamente, ma la chiave di Mazzarri per aprire la gabbia è in tasca.

Factory della Comunicazione

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.