“Per allenare a Napoli devi conoscere l’ambiente. Dopo 5 anni da calciatore, non ci volevo tornare”

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Su Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” condotta da Raffaele Auriemma, è intervenuto Ottavio Bianchi, doppio ex Milan-Napoli. Di seguito un estratto della sua intervista.
“Il campionato italiano non è il migliore in Europa perchè i migliori giocatori non giocano in Italia. Ormai gli investitori hanno trovato conveniente investire altrove, il calcio è cambiato perchè ai miei tempi i migliori giocatori erano dalle nostre parti.
Il campionato del Napoli è ancora tutto da giocare, certo la stagione non è che quella dello scorso anno, ma Inter a parte, vedo che un po’ tutte hanno dei problemi. La Champions poi toglie energie e la Juventus, pure se gioca un po’ a nascondino, sicuramente ci pensa. Credo però che l’Inter sia più attrezzata per lo scudetto.
Pioli al Napoli? Questo discorso lo sento spesso. Quando un allenatore lavora bene, lo può fare in tutte le piazze. Certo, Napoli va studiata, va studiata la piazza. Napoli e Roma sono piazze calcistiche particolari, c’è più passione. A Napoli la squadra è tutto, una passione, una cultura, è un ambiente da studiare. Io avevo giocato 5 anni a Napoli prima di allenarlo. Nel mio Napoli c’erano i migliori giocatori del momento e sapevo vita, morte e miracoli di Napoli. E, vi dico: non volevo neanche venirci, Allodi fu ad insistere: pensavo di non riuscire ad imporre il mio credo, non ho accettato a cuor leggero, ma mi è andata bene.
Juliano era un grande amico, serio e rispettoso. Posso dire di lui tante cose belle, oltre ad essere stato un grandissimo giocatore”

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