Nove giorni: era già tutto scritto nelle culle e non lo sapevamo.
Da Parigi a Laos fu un vagito, un’esplosione di incontenibile felicità, il segno d’un destino – anzi, due – che ondeggiavano dentro aree di rigore e però partendo da nidi distanti eppure ideologicamente confinanti. È una corsa continua, iniziata il 20 dicembre del 1998, con Kylian Mbappé (chi se non lui?) che si avvia e Victor Osimhen che lo segue immediatamente in scia (29 dicembre): il tempo sarà pure un galantuomo ma a volte sa essere anche un giocherellone e a giugno 2024, o giù di lì, la scena si ripeterà.
Scrive The Telegraph (come ormai fanno un po’ tutti) che la prossima estate si consumerà soprattutto sulla Parigi-Madrid, con deviazione inevitabile poi su Napoli, in un triangolo che farà vibrare, emozionare e arricchire (quasi chiunque): accadrà (accadrebbe) a cascata, con Mbappé che lascerà (lascerebbe) il Parco dei Principi, destinazione Santiago Bernabeu, e Osimhen che si congederà dal «Maradona» per starsene un po’ sotto la Torre Eiffel e vivere la sua nuova vita e a raccogliere i propri sogni.
Fonte: Cds