A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca: “Napoli-Verona? Vittoria importante che è arrivata grazie alle giocate dei singoli ed un ritrovato carattere che già si era intravisto con la Salernitana. Il Napoli era partito bene nei minuti iniziali dell’incontro poi, come è accaduto già in altre occasioni, ha perso quel ritmo che gli aveva permesso di mettere in difficoltà il Verona, che con il passare dei minuti è riuscito a trovare le contromisure e a guadagnare campo. Dopo la rete del Verona, arrivata con l’ennesimo colpo di testa, la squadra ha avuto una reazione d’orgoglio, grazie anche ai cambi che hanno fatto la differenza, a dimostrazione della qualità e profondità della rosa nel reparto offensivo a disposizione di Mazzarri. Il mercato invernale del Napoli inizia a portare i suoi frutti, mi riferisco a Mazzocchi e Ngonge. Mazzocchi è stato decisivo in entrambe le azioni da gol del Napoli e soprattutto si sta dimostrando un jolly difensivo che permette a Mazzarri di cambiare modulo anche in corso d’opera. Ngonge potrebbe diventare un fattore in questa ricorsa alla Champions League, visto che il calciatore era ricercato da una diretta concorrente per il quarto posto ovvero la Fiorentina, già con Lazio in quei pochi minuti a disposizione si erano intraviste le sue qualità, ma con il Verona ha dimostrato la sua abilità sottoporta e con Politano si potrebbe ricreare quel binomio vincente come lo era lo scorso anno con Lozano, che era diventato un fattore per gli azzurri a partita in corso. Kvaratskhelia deve continuare il suo percorso di crescita, una stagione così particolare può essere una tappa del processo di maturazione di questo campione. Con il Verona ha dimostrato di poter diventare il leader non solo tecnico di questa squadra, il gol realizzato con gli scaligeri mi ha ricordato la rete di Cavani con il Lecce non solo per la bellezza balistica ma soprattutto per la voglia di determinare e per la fame di vittorie. Lindstrom ha dimostrato ampiamente il suo talento all’Eintracht Francoforte, ma sin da giovanissimo, ai tempi del Brondby, si parlava del suo enorme potenziale. Non è facile imporsi in una nuova realtà e soprattutto in un Napoli che vive una stagione complessa, senza considerare che sul piano tattico il calcio italiano rimane nonostante tutto il più complicato al mondo, soprattutto per un giocatore così talentuoso che però tatticamente non ha un’identità ben definita. Lindstrom rappresenta un patrimonio per il presente e per il futuro del Napoli e mi auguro che con il Verona sia arrivata finalmente la svolta per questo ragazzo“.