A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Daniele Amerini:
“E’ stato un mercato intelligente quello del Napoli di gennaio anche perchè in questa finestra di mercato di affari se ne fanno pochi. A me piace tantissimo Ngonge, è stato pagato abbastanza, ma nel giro di un paio di anni sarà un capitale importante. Traorè pure è un giovane che può rilanciarsi, ma è chiaro che poi dovranno essere i giocatori a decidere se diventare grandi giocatori o restare nella media. Ngonge e Traorè ritengo possano diventare grandi giocatori.
Pioli è uno normale in tutto, non è pubblicizzato, si comporta bene, non fa conferenze stampe con fuochi d’artificio, ma sul campo è un lavoratore, è intelligente, fa giocar bene le squadre col materiale che ha e riesce a creare un grandissimo rapporto con i giocatori. Probabilmente ha vinto lo scudetto troppo presto e da quel momento in poi tutto quello che è venuto in meno ha sminuito il suo lavoro, ma credo gli vadano fatti i complimenti per quello che ha fatto. Pioli se vogliamo è anche camaleontico, ma è nella sua normalità perchè è una persona che non si pubblicizza, ma ha tanti aspetti dell’allenatore moderno ed è ciò su una panchina importante, ma in futuro andrà in società di livello ancora maggiore.
L’Inter non ha vinto ancora lo scudetto perchè ha tanti impegni, ma ha messo un’ipoteca sullo stesso. Come rosa è superiore alla Juve perchè è completa anche nelle alternative.
Il mio calcio era diverso, era l’epoca del 4-4-2, Guidolin aveva una squadra che pedalava molto e vincemmo la coppa Italia meritatamente pur contro un Napoli non stellare. Sulla carta era più forte di noi, ma non era quello stellare”.